Furto ufficio Anagrafe: troppi lati oscuri. Cariello venga a riferire in aula.
Il primo pensiero avuto, subito dopo il prelievo delle carte di identità e timbri comunali, è andato alla video sorveglianza cittadina.
Un sistema più volte al centro di polemiche per il malfunzionamento e che, alla luce di quanto avvenuto, sarebbe stato dirimente per dare un identikit ai malviventi.
Ancora una volta constatiamo, con grande sconforto, che nonostante le migliaia di fondi pubblici spesi le telecamere esterne non erano funzionanti.
Ma vi è di più.
In una interrogazione comunale urgente depositata in data 9 dicembre 2018 , a firma di chi vi scrive, parlando degli accessi domenicali agli uffici comunali proprio nell’ingresso posteriore del Municipio, abbiamo posto l’attenzione su chi materialmente fosse in possesso delle chiavi per accedervi e sul perchè gli occhi della video sorveglianza fossero stati spostati dall’inquadratura degli ingressi.
E’ stato l’Assessore Busillo a rispondere affermando, nella seduta del 29 gennaio 2019, che ” le telecamere sul lato posteriore del Municipio sono state direzionate in modo da non puntare verso l’ingresso posteriore, la stessa cosa è avvenuta anche per l’ingresso anteriore del palazzo e per tutti gli ingressi nei quali vi era la presenza di personale dipendente appunto, in quanto non possono essere riprese né le entrate e le uscite del personale, questo dopo segnalazione dei sindacati e dopo svariati incontri, le telecamere infatti dopo essere state rimosse dall’interno del palazzo di città, sono state anche direzionate in modo da non puntare nelle direzioni che sono state dichiarate sensibili.”
Appare dunque evidente che il palazzo di Città non è assolutamente sorvegliato dagli apparati di sorveglianza pubblica.
I malviventi, quindi, non avevano alcuna forma di contrasto per il loro ingresso. Ma la cosa più preoccupante è che siano entrati senza segni di effrazione, cosa gravissima.
Come sia stato possibile farlo non è dato saperlo.
A questo vanno aggiunti ulteriori spunti riflessivi.
Inoltre, leggiamo dalla stampa, che finanche la cassaforte contenente i circa 4.000 euro trafugati, non risulta essere scassinata bensì comodamente aperta.
A cosa servano le 1000 carte di identità e timbri comunali è difficile immaginarlo, a causa degli svariati usi che potrebbero farne.
Resta da capire quali ricadute ci saranno in termini di privacy dei dati sensibili, visto che anche i pc potevano tranquillamente essere trafugati e solo per chiara scelta dei malfattori non sono stati portati via.
Il Sindaco che non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito, sarà “costretto” politicamente a risponderne in consiglio comunale perché abbiamo provveduto a depositare urgente interrogazione comunale a risposta orale in consiglio comunale ( allegata).
Lo invitiamo a chiarire tutta la vicenda presto e, al contempo, restiamo a disposizione delle forze dell’ordine per eventuali dettagli sul nostro operato politico in tema.
Cantone da l’avviso di sfratto a Soget.
A partecipare furono due società private e, per l’importo di 819.000€, il servizio nel mese di maggio 2015 fu aggiudicato alla #SOGET spa, stessa società che opera nella Città di Salerno e in altri Enti della Provincia, con i seguenti ribassi percentuali sugli aggi posti a base di gara:
1) ribasso percentuale sull’aggio del 16% per il servizio di accertamento e riscossione dei
tributi comunali e Cosap, pari a 35%;
2) ribasso percentuale sull’aggio del 9% per il servizio di riscossione coattiva delle entrate
tributarie ed extratributarie, pari al 41%;
3) ribasso percentuale sull’aggio del 18% per il servizio di gestione delle quote residue e delle quote inesigibili presentate dall’agente della riscossione, pari a 50%.
Il bando di gara, così come predisposto, non mi ha mai convinto e per vederci chiaro, a gennaio 2015 ho inviato un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione, la quale con lettera datata 21 agosto 2015 mi ha comunicato l’avvio delle indagini.
Incuranti del pericolo gli amministratori locali hanno proceduto alla stipula del contratto nel mese di settembre 2015 e la società di Pescara ha dato il via anche ad assunzioni sul territorio comunale.
Sin da subito ho potuto rilevare non solo plurime anomalie ma anche un evidente lasso di tempo ( quasi un anno) per stipulare il contratto di servizio, scelta avallata dall’attuale amministrazione comunale che sapeva delle indagini in corso.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione, dopo l’esposto e dopo plurime segnalazioni da tutta Italia, ha messo una lente di ingrandimento sulla vicenda allargando il raggio d’azione anche su altri appalti pubblici svolti in altrettanti Enti.
Il risultato è sconcertante e si allega alla presente, al fine di evitare interpretazioni ma riportare punto per punto la relazione che descrive un quadro di illegittimità amministrativa con risvolti penali, assai diffusa.
Tale documento rappresenta una grandissima vittoria personale, politica ed amministrativa a cui seguirà regolare invio alla Procura della Repubblica di Salerno e alla Corte dei Conti, per accertare ogni tipo di responsabilità.
Adesso il Comune dovrà revocare in autotutela l’aggiudicazione; richiedere i soldi dei cittadini percepiti dalla Soget spa e liquidati; stoppare il servizio di riscossione e annullare gli atti esecutivi; farsi restituire i 30.000€ di aggi appena liquidati alla società di Pescara.
Invito i cittadini a inviare richiesta di restituzione somme, offrendo disponibilità gratuita del mio studio legale e al contempo il Sindaco di Eboli a dimettersi perchè era a conoscenza delle indagini, come da lettera ricevuta in data 21 agosto 2015, ma non ha posto ostacoli amministrativi alla stipula del contratto di servizio. Insomma un disastro contabile ed amministrativo, con ulteriori sviluppi nei prossimi mesi.”