Aumentano lo stipendio dei revisori dei conti. Sono senza vergogna”.
Il collegio dei revisori del nostro Ente è stato votato all’unanimità dei presenti nel consiglio comunale del 10 marzo 2018 e in quella sede sono stati stabiliti gli stipendi pari ad € 13.527 per il Presidente e 9.018,00 per gli altri due componenti, oltre il rimborso del prezzo della benzina o gasolio moltiplicato il numero di chilometri che separano la residenza del singolo professionista dalla Sede del Comune ( andata e ritorno), oltre il rimborso per il pedaggio autostradale, parcheggio e rimborso ticket in caso di utilizzo mezzi pubblici.
Proprio nello stesso consiglio comunale è stato il Vice Sindaco a chiedere un voto unanime dicendo: “ Abbiamo mantenuto il compenso previsto per i precedenti revisori del conto, nonostante la normativa abbia eliminato una limitazione e dato una possibilità di corrispondere anche degli importi maggiori, ma questo è doveroso viste le situazioni di difficoltà in cui ancora versa l’Ente e soprattutto verso chi ha operato in modo tanto professionale e competente negli ultimi 3 anni…
Invito tutti i consiglieri all’unanimità a votare la nomina dei tre estratti a sorte e il compenso da noi determinato.”
Tale nomina è fino al 2021, cioè scade tra due anni.
Oggi la situazione economica del nostro Ente non solo è invariata, poiché abbiamo aderito al piano di riequilibrio pluriennale finanziario fino al 2023 che comporta un aumento ai massimi di legge per le tariffe locali, ma è peggiorata a causa delle spese folli che ha messo in campo la maggioranza, tra cui 2 staffisti e un portavoce che costano oltre 144,000 euro dal 2016 al 2020.
Quindi chiedere di votare l’aumento dello stipendio dei revisori è una follia oltre che una presa in giro nei confronti dell’intero consiglio comunale.
Ma vi è di più.
Nella delibera di consiglio è stata richiamata la sentenza a sezioni Unite della Corte dei Conti n. 14/Sez. Aut/2019 del 28 maggio 2019 senza leggerla.
Infatti a pagina 13 della stessa c’è un passaggio importantissimo che metto a verbale “ Facendo applicazione di tali principi deve, dunque, escludersi che, in via generale, possa riconoscersi la facoltà per gli enti di un possibile adeguamento, in corso di rapporto, del compenso, che di norma, resta fissato nella misura deliberata in origine.
Né diverse indicazioni possono trarsi, a parere di questa Sezione, dalla lettura del decreto del 21 dicembre 2018”.
Capite allora che vi siete dati la zappa sui piedi, perché sono gli stessi giudici contabili che confermano la facoltà e non l’obbligo di aumentare lo stipendio in corso di esercizio, onde salvaguardare l’imparzialità dei revisori ed evitare anche un danno erariale perché la scelta di ritoccare verso l’alto gli stipendi spetterà alla prossima consiliatura.
L’esborso dell’Ente sarà di ulteriori 12.000 euro annui che si aggiungono alla spesa già prevista di 144.000 euro per tre anni e rappresenta un precedente tale che anche il prossimo collegio dei revisori potrà chiedere lo stesso trattamento.
Una scelta incomprensibile ma politica, perché, vale la pena chiarirlo, l’Ente ha la facoltà e non l’obbligo di fare un’operazione del genere.
Questo schiaffo ai disoccupati e alle famiglie disagiate in Città porterà i nomi e cognomi di Cariello e i suoi consiglieri comunali di maggioranza, mentre noi ci siamo fermamente opposti.
Gli ebolitani ringrazieranno: Cariello,Vecchio,Corsetto,Piegari,Cennamo,Marchesano,Presutto,Naponiello,Altieri,Bonavoglia,Grasso,LaBrocca,Rosamilia,Merola,Sgritta.”
Eboli, 26/11/2019
Avv. Damiano Cardiello
Capogruppo FI
DUP bocciato e consiglio revocato: la Giunta dei selfie rimandata.
In particolare balzano agli occhi di chi legge: 1) I Controlli Interni dell’Ente non risultano approvati ma restano sulla carta;2) sulla gestione del Patrimonio, ancora una volta nonostante il richiamo già avuto in sede di bilancio 2016, non sono stati applicati i principi di contabilità economica; 3) non si vedono all’orizzonte due gare pubbliche fondamentali per i conti: quella dei rifiuti e dei parcheggi,come viene riportato quotidianamente dalla stampa locale; 4) numeri discordanti per quanto concerne il debito residuo e il Piano Triennale delle Opere Pubbliche ( vorremmo sapere se i progetti non finanziati dalla Regione Campania sono stati inseriti o meno);5) non vengono riportati dati finanziari su proventi dell’ente e relative tariffe; 6) le Entrate 2018 e 2019 risultano identiche, alla faccia del grande lavoro operato dalla Giunta!; 7) nessun riferimento specifico alla razionalizzazione della spesa; 8) piano di alienazione e fabbisogno identici a quelli 2015-2016.