Sostegno alle attività commerciali ebolitane
La crisi provocata dalla diffusione del corona virus sta provocando gravissime ripercussioni economiche alle attività commerciali presenti nella nostra Città.
Per questo, stamani abbiamo indirizzato al Presidente del Consiglio comunale e al Sindaco di Eboli una richiesta per l’adozione di “PROVVEDIMENTI URGENTI IN FAVORE DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI DI EBOLI”.
Dovranno essere presi tutti gli opportuni provvedimenti, ivi compresa la convocazione ad horas un consiglio
comunale in seduta straordinaria ed urgente, al fine di determinare forme di agevolazione-esenzione in materia di tributi locali a favore di tutte le attività commerciali presenti sul territorio.
I provvedimenti richiesti si ritengono indispensabili a causa degli effetti negativi sulla economia locale determinati dalle norme restrittive contenute nelle Ordinanze volte alla propagazione delle infezioni da coronavirus.
Tali forme di esenzione-agevolazione in materia di tributi locali incentiverebbero la applicazione rigorosa delle regole emanate sul distanziamento sociale che, se applicate correttamente, sono in grado di fornire un grande contributo al contenimento della propagazione del contagi.
Eboli, 11/03/2020
Una proposta concreta per tutelare l’occupazione e rilanciare il commercio
” Domeniche senza auto per rilanciare il commercio nel centro cittadino”
La situazione degli esercizi commerciali a Eboli è sotto gli occhi di tutti: basta farsi un giro sul viale amendola e notare come le saracinesche abbassate con il cartello fittasi siano vertiginosamente aumentate nell’arco degli ultimi 10 mesi. Il perchè non è dettato unicamente dalla solita parolina magica: CRISI ma anche dall’apertura di due strutture commerciali che di fatto hanno soffocato l’economia nel centro cittadino e nelle zone limitrofe.
Era compito di un’amministrazione responsabile fornire una rete di protezione al fine di salvaguardare gli esercizi commerciali e di vendita al dettaglio dopo l’inaugurazione del centro Le Bolle e l’Outlet Cilento Village.
Due strutture nate per soddisfare esigenze private ma che non hanno che prodotto una chiusura riflessa di altre strutture poste nel centro cittadino. Per non parlare dell’occupazione, tema oggi drammaticamente all’attenzione della città: ebbene, il 95% degli addetti è esterno. Gli ebolitani si contano sul palmo di una mano. Anche in questo caso sembra evidente che è stata data carta bianca al privato nell’investimento delle risorse senza alcun rispetto della dignità del territorio. Furgoni di lavoratori edili provenienti da Caserta e Napoletano riempivano i parcheggi dei due centri in costruzione mentre a Eboli si registrava un tasso di disoccupazione pari al 22% ( +11% rispetto la media nazionale) senza contare coloro i quali oramai il lavoro non lo cercano più.
Il Popolo della libertà lancia una proposta per rilanciare il commercio e tutelare i pochi posti di lavoro rimasti attivi: dal 14 aprile al 16 giugno chiudere al traffico il centro cittadino dalle 17 alle 21.00, mantenere i negozi aperti e attirare gente da tutta la Provincia.
Le finalità sarebbero tre: rispetto dell’ambiente, con un abbattimento delle emissioni di polveri sottili; slancio del commercio con una spinta da parte di chi amministra e si preoccupa dei bisogni reali dei commercianti; offrire una nuova immagine della nostra città, aperta a tutti e meno spenta.
La Confesercenti e la Confcommercio dovrebbero essere convocate già entro la prossima settimana per aprire un ragionamento in tal senso.
Chi amministra ha il dovere di non rimanere fermo mentre chiudono i battenti decine di negozi e altri ebolitani si sommano alla platea di non occupati.