• ” Le barriere architettoniche a Eboli sono un ostacolo per la società!”

    ” Le barriere architettoniche a Eboli sono un ostacolo per la società!” Il consigliere comunale PDL Cardiello lancia l’allarme per la presenza di numerose barriere architettoniche nelle strade cittadine. Viene considerato barriera architettonica, infatti, qualunque elemento che impedisce, limita o rende difficoltoso (se non impossibile) spostamenti, o l’uso di servizi, da parte di persone con limitata capacità motoria o sensoriale. L’eliminazione delle barriere architettoniche costituisce un diritto del cittadino sancito dalla Costituzione. Secondo recenti statistiche effettuate dall’Unione Europea sono circa tre milioni gli italiani praticamente “reclusi” a causa della presenza di barriere architettoniche, ovvero quasi il 20% delle popolazione dell’UE. La legge italiana 13 del 1989 ha introdotto tre condizioni, che dovrebbero essere rispettate soprattutto nei luoghi pubblici ma anche in qualsiasi edificio privato: l’accessibilità ,l’adattabilità e la visitabilità. Ebbene a Eboli le leggi non vengono rispettate minimamente:basta farsi un giro in Piazza della Repubblica, simbolo della città, per rendersi conto che questo è un problema serio e insoluto. Nei pressi della Chiesa S. Maria , ad esempio non vi sono scivoli in corrispondenza delle striscie pedonali e i diversamente abili devono attraversare l’intera strada per trovare un accesso. La situazione oramai è intollerabile e pertinente perchè non tutti siamo fortunati a svolgere una vita agevole. Si segnalano inoltre via Pio XII e i marciapiedi della SS 18 che vanno immediatamente messi a norma per garantire l’accesso a chi non può. Solo con un intervento di messa a norma degli scivoli esistenti e la creazione di altri la nostra città garantirebbe pari dignità a tutti, diversamente abili compresi. Si comprendono le problematiche finanziarie che attanagliano l’Italia e in particolare la nostra città, ma non si può tirare a campare ( politicamente) senza garantire i servizi essenziali a chi ne ha bisogno.