• Caso #Soget: errare è umano ma perseverare è diabolico.

    Se avessimo avuto degli amministratori locali responsabili, dopo un minuto dall’aver appreso le notizie contenute nella devastante relazione a firma Autorità Nazionale Anticorruzione, sarebbero state messe in campo immediate azioni a tutela dell’Ente e dei contribuenti.

    Invece, dopo circa una settimana, ci ritroviamo a dover riaffrontare la questione.

    Anzichè sospendere il contratto in attesa di prendere provvedimenti ancora pià incisivi e tesi a ristabilire la legalità; anzichè stoppare i rilievi effettuati dagli addetti della società di pescara nei confronti dei contribuenti; anzichè avviare verifica interna per capire come sia stato possibile omettere controlli obbligatori per legge prima della sottoscrizione del contratto ma anche nel mentre del servizio, si persevera nell’azione di illegittimità amministrativa definendo il contratto “blindatissimo”.
    In vista del consiglio comunale che il Presidente del consiglio comunale dovrebbe convocare entro lunedì 10 ottobre, onde evitare di mostrarsi indifferente alla problematica, ho depositato richiesta di accesso agli atti e interrogazione comunale in merito ( 1) Richiesta e risposta comunicazione Antimafia ex art. 87 D. Lgs. 159/2011 e smi ;2)  Richiesta e risposta informazione Antimafia ex art. 91 D. Lgs. 159/2011 e smi;3)      Richiesta e risposta del certificato dell’Agenzia delle Entrate per la verifica delle regolarità fiscale ai sensi dell’art. 38 comma 1 lett. G D.Lgs n. 163/2006;4)Richiesta e risposta del certificato dei carichi pendenti e del casellario giudiziale, ai sensi dell’art. 28 del D.p.r. 313/2002, afferenti ai soggetti indicati nell’art. 38 lett. C del  D.lgs. n. 163/2006 e ivi compresi i cessati dalla carica nell’anno precedente; 5) Richiesta e riscontro di certificazione sulla condizione di assoggettabilità agli obblighi di cui alla legge n. 68/99 da inoltrare al Settore Politiche del Lavoro della Provincia in cui ha sede l’aggiudicatario.)
    Caro Sindaco ti invito, ove in possesso come previsto dalla legge, a tirare fuori tutte le carte e fate chiarezza pubblicamente.
    Ogni giorno ulteriore, trascorso nel silenzio e indifferenza, è un pessimo segnale che pesa come un macigno sulla Città e sui contribuenti ebolitani.
  • Piano di Zona: continua l’#illegalità.

    Non basta l’esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione nè una miriade di interrogazioni comunali sul tema.
    Quanto sta accadendo al Piano di Zona lascia inorriditi e senza speranza.
    Si continuano ad effettuare proroghe oltre la soglia minima consentita e addirittura si estromette da procedure ad evidenza pubblica la Stazione Unica Appaltante.
    Andiamo con ordine: già in data 07/07/2015 era stata effettuata la prima proroga per la gestione del servizio di assistenza domiciliare per gli anziani, del valore di € 57.000 per la durata di un mese.
    In data 07/08/2015 si è avuta la seconda proroga del servizio per un ammontare pari a € 356.000 e fino al 31 dicembre 2015.
    Dopo due mesi di silenzio ieri è stata adottata la terza proroga per un valore pari a € 156.000 fino all’espletamento del bando di gara.
    In totale, con tre proroghe e senza uno straccio di gara pubblica sono stati concessi alla stessa cooperativa sociale € 556.000.
    Ma le illegalità non finiscono qui, anzi,il bando di gara appena pubblicato, del valore di 1.450.000€ e per l’affidamento dello stesso servizio per ulteriori diciotto mesi, si farà “eccezionalmente” sotto la gestione comunale e non affidando il compito alla Stazione Unica Appaltante, come da convenzione sottoscritta dal Commissario Prefettizio nel mese di novembre 2014 e vigente sino al 2017 (che prevede di affidare le gare superiori a € 130.000 a questa struttura specialistica). Niente di tutto ciò e senza conformarsi con la delibera n.32 del 20 gennaio 2016 ANAC.
    Se a questo sommate le assunzioni clientelari effettuate dalle Cooperative assegnatarie; il bando della specialistica degli alunni disabili nelle scuole dell’infanzia aggiudicato con plurime anomalie e a persone vicinissime alla Giunta comunale e, infine, la doppia determina di selezione del Responsabile del piano di zona ( con requisiti di scelta modificati dopo il nostro comunicato stampa) per un valore di oltre 90.000 annui, capirete come oramai si tratti di assoluta spregiudicatezza nell’azione amministrativa e politica che evidentemente sta sconfinando in altro.
    Il Sindaco cosa pensa al riguardo? Le altre opposizioni, o pseudo tali, avranno un sussulto di dignità?”

  • Controlli ai circoli ricreativi: la polizia locale smembrata. L’Ass. Lavorgna venga immediatamente revocato!

    Vorrei capire l’Assessore alla polizia locale e sicurezza di Eboli (SA) da che parte sta! I controlli a tappeto partiti nel gennaio 2013, che hanno prodotto una serie di sanzioni amministrative e smascherato circoli ricreativi che assomigliavano sempre di più a bar, nel mese di dicembre sono stati bloccati. Il gruppo di ispezione “commercio e attività produttive” smantellato e qualcuno si sta fregando le mani. Non è possibile avallare illegalità in questo modo.

    Perchè accadono queste cose ad Eboli? Perchè i titolari dei bar subiscono dalla politica scelte inspiegabili e che ledono i loro sacrosanti diritti?
    Ho presentato un’interrogazione comunale urgente ( in allegato) al fine di capire quali motivazioni hanno spinto a tale, gravisssima, “scelta poltica”.
    Invierò una nota alla Prefettura di Salerno e alla Questura, in quanto l’ordine pubblico non può essere messo in discussione da decisioni motu proprio e che non danno garanzie di rispetto delle normative in materia.
    Lavorgna spieghi come fa la polizia municipale di Eboli a verificare il requisito della sorvegliabilità nei circoli ricreativi!
    Il Sindaco farebbe meglio a ritirare le deleghe assegnategli, in quanto non garantisce la sicurezza in città anzi si sta dando una pessima immagine delle Istituzioni”.