Turismo tra Eboli e Pontecagnano? Servono i fatti!
Damiano Cardiello, consigliere comunale de Il Popolo della libertà, lancia un appello alle forze responsabili della città di Eboli, per programmare una serie di interventi, per la stagione turistica 2011.
Nel 2000 l’allora Governatore della Regione, Bassolino, annunciò che l’intera fascia litoranea compresa tra i comuni di Pontecagnano e Capaccio doveva diventare sede di interventi sistematici infrastrutturali che avrebbero consentito il decollo turistico della zona costiera, compresa la nostra città. Imprenditori stranieri, particolarmente interessati al territorio ebolitano, sono fuggiti terrorizzati, dopo essersi resi conto della situazione.
Se da una parte investitori di aree economicamente forti come la Germania, mostravano un rinnovato interesse per il nostro territorio, dall’altra la Regione Campania, con le proprie inopportune e clientelari scelte, lo ha tenuto fuori dal grande mercato globale e dalle opportunità che esso offriva.
L’asse Comune-Provincia-Regione ( interamente guidato dal centrosinistra per 10 anni ) ci ha lasciato le briciole di una pista ciclabile, totalmente abbandonata alle ortiche, di un impianto di illuminazione e di spartifuoco sistemati con parcheggi improvvisati e aree verdi incolte, tutto finalizzato ad ottenere un turismo balneare locale per soli 30 giorni all’anno.
Ad oggi, dopo le promesse di una “Rimini del Sud Italia”, è bastato fare, nel mese di agosto, un giro tra i pochissimi lidi attrezzati sul litorale, per ritrovare prostitute e cumuli di rifiuti nelle vicinanze delle spiagge libere.
Le mie proposte sono molto concrete: riguardano innanzitutto un completo restyling della pineta, con abbattimento delle piante malate, pulizia e progettazione di camping attrezzati in materiali ecocompatibili;sburocratizzazione delle procedure per i permessi a costruire, da rilasciare a ipotetici nuovi operatori turistici, con rilancio della occupazione giovanile; non ultimo poi, un progetto integrato di attrazione per investitori nazionali e non, in collaborazione con le imprese del settore, al fine di un reale coinvolgimento di chi del turismo, ne fa una ragione di vita.
Se gli amministratori locali amano questa città, raccolgano la proposta.