Bar, ristoranti e pizzerie: un aiuto concreto per dargli supporto.
La presente proposta muove dal presupposto che sia urgente offrire più spazi in strada per poter posizionare sedie, sgabelli, gazebo e dehors, con gli unici due limiti che saranno la capacità operativa del locale, ossia innanzitutto il numero dei bagni per i clienti (fino a 30 posti con un bagno) e la compatibilità con il vicinato. Verranno consentite, tra l’altro, procedure semplificate per avere le necessarie autorizzazioni.
Con il “permesso di utilizzo temporaneo Eboli free Covid” potranno accedervi sia i locali che già hanno un’autorizzazione e vogliono ampliare l’area con i tavolini, sia quelli che invece non hanno alcuna autorizzazione.
La richiesta andrà fatta direttamente allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Eboli (Suap).
Il Comune, ovviamente, si riserva comunque di fare controlli e valutare una riduzione delle aree.
Tavolini e ombrelloni potranno essere installati nelle aree pedonali o finanche in strada, sulla carreggiata, dove vige il limite inferiore a 30 km orari, sulle strisce per la sosta, e per i locali che non hanno spazi liberi prospicienti, sui marciapiedi opposti o in un’area entro 15 metri dal proprio locale.
L’obiettivo, infatti, è quello di venire incontro alle esigenze dei commercianti piegati dalla crisi del Coronavirus, ma anche di dare la possibilità di ospitare più clienti ai locali che hanno visto ridotta la propria capacità ricettiva a causa delle norme sul distanziamento sociale.
Tali modalità operative avranno durata fino al 31/10/2020 e l’occupazione di suolo pubblico con arredi funzionali all’attività di ristorazione (dehors, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, con esclusione di elementi infissi al suolo) da parte dei titolari degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande” sia agli operatori già titolari di concessione di suolo pubblico, in ampliamento dell’occupazione di suolo pubblico già autorizzata, nonché a tutti gli operatori non già titolari di concessione di suolo pubblico. In entrambi i casi, il limite massimo è “commisurato alla capacità operativa del pubblico esercizio e dell’esercizio di vicinato”.
Le occupazioni sono esonerate dal pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico fino al 31/10/2020 ed il ristoro dalla mancata riscossione del canone Cosap è demandato alla ripartizione dell’apposito Fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dell’interno, con criteri di ripartizione fra gli enti interessati che saranno individuati nell’emanando Decreto Legge.
Per il rilascio del provvedimento di autorizzazione denominato “permesso utilizzo temporaneo spazi emergenza Covid”, gli operatori dovranno presentare apposita domanda tramite portale Suap, allegando la dichiarazione del titolare dell’attività sul possesso dei requisiti e la planimetria dell’occupazione che si intende effettuare.
Se nella domanda si allega anche la relazione tecnica asseverata, l’occupazione potrà essere immediatamente effettuata a partire dal 1° giugno 2020, nelle more del rilascio del titolo autorizzatorio. In tale ipotesi il titolare dell’attività dovrà esibire, in caso di controlli, la ricevuta telematica della richiesta presentata, la planimetria e la relazione tecnica asseverata.