LIDO PER DISABILI: DAI TAGLI DI NASTRO ALL’INCURIA
Distribuzione gratuita di mascherine alle famiglie bisognose,disabili e dializzati. Ad Eboli la solidarietà batte l’epidemia.
In data 14 marzo, con richiesta ufficiale a mezzo pec, abbiamo rivolto un appello al Sindaco per una distribuzione straordinaria di queste protezioni, senza ottenere la benchè minima risposta.
Nel mentre, con spirito di iniziativa e collaborazione, abbiamo contattato plurime aziende e tra i primi a rispondere la ditta “Dolce Dormire Sas ” con sede nella limitrofa Battipaglia, che ci ha realmente commosso: l’imprenditore, dopo aver ordinato il materiale necessario ha avviato speditamente i lavori di realizzazione delle mascherine protettive.
Sono realizzate con uno strato di poliestere racchiuso da due di tessuto TNT, sono lavabili e riutilizzabili più volte.
È un piccolo gesto per far sentire ai nostri concittadini la vicinanza delle Istituzioni, grazie alla generosità di Pasquale Caso, cui va il nostro più sentito ringraziamento.
Grazie anche alle volontarie che hanno cucito le mascherine.
Nei prossimi giorni partirà la consegna delle mascherine con modalità di ritiro compatibili con le disposizioni del Governo, dando priorità alle famiglie bisognose, diversamente abili e pazienti dializzati.”
Mancato ascensore per disabili: Lenza, Di Benedetto e Cariello chiedano scusa.
Non è avvenuto niente di tutto ciò e io continuo a vergognarmi di essere rappresentato da dilettanti allo sbaraglio che non hanno a cuore le sorti delle persone disagiate.
Eboli non è a misura di disabile.
Hanno preso parte il gruppo giovanile di Forza Italia, il capogruppo Damiano Cardiello e la Sig.ra Federica Zabotti, rappresentate del mondo dei disabili.
Eboli non è una Città a misura di disabile. Abbiamo segnalato questa vergognosa ed imbarazzante situazione nei primi giorni di gennaio 2017. In risposta l’Assessore Lenza ha dichiarato pubblicamente in data 12 gennaio che “Se entro tre mesi il Comune non provvederà ad installare l’ascensore a Palazzo Massajoli mi dimetto”.
Bene, sono trascorsi 100 giorni dal fantomatico annuncio e i risultati sono i seguenti: Lenza si tiene stretto la poltrona, il Sindaco è totalmente indifferente alla vicenda e pensa ad altro, il disability manager non lo abbiamo più sentito e i disabili, oltre le persone anziane con problemi di deambulazione, sono impediti nell’accedere ad un servizio minimo essenziale, pur pagando onestamente le tasse.
Eppure in un bilancio da 107.000.000 di euro non è impresa titanica reperire circa 40.000 euro per l’installazione di questo ascensore, anzi. Potrebbero, ad esempio, ottenerli eliminando le spese per pagare un collaboratore Staff Sindaco che ci costa 14.000 euro lordi annui!!
Invece i disagi restano immutati.
Quegli uffici vanno immediatamente spostati e riportati alla sede centrale, senza ulteriori ritardi.
Ricordiamo ai cittadini che sono stati trasferiti per far spazio alla Soget che non paga un euro per il fitto dei locali comunali a via Ripa.
Siamo pronti ad intraprendere altre iniziative tese a supportare questa battaglia di civiltà che non ha alcun colore politico.
Auspichiamo che vengano presi opportuni provvedimenti, in caso contrario continueremo a porre la tematica in rilievo.”
Piano di zona e anomalie del bando disabili:Cantone apre un’indagine.
Al Palazzo Massaioli, dopo le proroghe da centinaia di migliaia di euro alla “solita cooperativa”, continuano ad addensarsi nubi,
Ricorderete tutti le plurime anomalie riscontrate per la gestione della gara per l’affidamento del servizio di specialistica per gli alunni disabili nelle scuole dell’infanzia di primo e secondo grado, aggiudicato poi all’ATI composta dalle Cooperative sociali CSM-CENTRO SIPSI-ANCHE NOI ( quest’ultima molto vicina al Sindaco).
Piano di Zona: continua l’#illegalità.
Non basta l’esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione nè una miriade di interrogazioni comunali sul tema.
Quanto sta accadendo al Piano di Zona lascia inorriditi e senza speranza.
Si continuano ad effettuare proroghe oltre la soglia minima consentita e addirittura si estromette da procedure ad evidenza pubblica la Stazione Unica Appaltante.
Andiamo con ordine: già in data 07/07/2015 era stata effettuata la prima proroga per la gestione del servizio di assistenza domiciliare per gli anziani, del valore di € 57.000 per la durata di un mese.
In data 07/08/2015 si è avuta la seconda proroga del servizio per un ammontare pari a € 356.000 e fino al 31 dicembre 2015.
Dopo due mesi di silenzio ieri è stata adottata la terza proroga per un valore pari a € 156.000 fino all’espletamento del bando di gara.
In totale, con tre proroghe e senza uno straccio di gara pubblica sono stati concessi alla stessa cooperativa sociale € 556.000.
Ma le illegalità non finiscono qui, anzi,il bando di gara appena pubblicato, del valore di 1.450.000€ e per l’affidamento dello stesso servizio per ulteriori diciotto mesi, si farà “eccezionalmente” sotto la gestione comunale e non affidando il compito alla Stazione Unica Appaltante, come da convenzione sottoscritta dal Commissario Prefettizio nel mese di novembre 2014 e vigente sino al 2017 (che prevede di affidare le gare superiori a € 130.000 a questa struttura specialistica). Niente di tutto ciò e senza conformarsi con la delibera n.32 del 20 gennaio 2016 ANAC.
Se a questo sommate le assunzioni clientelari effettuate dalle Cooperative assegnatarie; il bando della specialistica degli alunni disabili nelle scuole dell’infanzia aggiudicato con plurime anomalie e a persone vicinissime alla Giunta comunale e, infine, la doppia determina di selezione del Responsabile del piano di zona ( con requisiti di scelta modificati dopo il nostro comunicato stampa) per un valore di oltre 90.000 annui, capirete come oramai si tratti di assoluta spregiudicatezza nell’azione amministrativa e politica che evidentemente sta sconfinando in altro.
Il Sindaco cosa pensa al riguardo? Le altre opposizioni, o pseudo tali, avranno un sussulto di dignità?”
Piano di zona:l’Ass. Lenza mente sapendo di mentire
Quanto affermato dall’Ass. Lenza conferma in modo inequivocabile le anomalie che abbiamo sollevato.
Quando si mente sapendo di mentire non c’è argomentazione che tenga.
Altro che attacco violento e accuse volgari.
L’Assessore pretende giustificare un atto illegittimo e per farlo non esita nello strumentalizzare sia gli utenti sia il Coordinamento Istituzionale facendo ricadere si di loro una scelta probabilmente indotta.
Tra l’altro è giusto evidenziare che, come sostiene, l’Assessore Lenza il Coordinamento si sarebbe –a suo dire- intromesso in un atto di gestione di competenza dell’ufficio commettendo un ulteriore illegittimità.
In ogni caso, l’Assessore dovrebbe essere a conoscenza della programmazione esistente e di quanto approvato dal Coordinamento Istituzionale pochi mesi prima. Mi riferisco al regolamento per la gestione dei servizi domiciliari attraverso buoni sociali (voucher) che avrebbe permesso all’ufficio di Piano di non interrompere il servizio tra le altre cose già gestito allo stesso modo per l’assistenza domiciliare alle persone disabili.
A ciò si aggiunga il fatto che, qualora non ci fosse stato questo regolamento approvato dal Coordinamento comunque non era giustificabile una proroga di 6 mesi per un importo superiore alla soglia comunitaria.
Per quale motivo si è scelta questa strada?
Cosa c’entra il Coordinamento con atti di gestione?
Perché non si è pensato agli utenti?
Un’ultima considerazione riguarda la programmazione precedente ed ho il dovere di chiarirla per amore della verità, anche perché mi trovavo già allora all’opposizione.
Il Piano di zona di Eboli è stato l’unico piano ad avere attuato il PAC primo riparto ed è stato uno dei primi ad avere approvato il PAC secondo riparto già prima dell’estate consentendo quindi alla nuova amministrazione di avere tutta la tranquillità per poter procedere alla programmazione dei servizi nell’interesse esclusivo degli utenti, ma si è adottata un’altra strada che penalizza il Piano di zona e probabilmente gli utenti.
La legge non ammette ignoranza e la politica non dovrebbe occuparsi di gestire affidamenti ma solo di come garantire il miglior servizio possibile ai cittadini .
I Diversamente Abili non pagheranno la TARSU
Damiano Cardiello, consigliere comunale de “Popolo della Libertà”, evidenzia la sua battaglia per i diversamente abili sostenuta in consiglio comunale.
E’ stato proposto un emendamento al regolamento comunale per l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che prevede l’esenzione dal pagamento della tassa in oggetto per le persone invalidi civili al 100% che attestino con una certificazione SSN la loro totale mancanza di autonomia.
L’emendamento è stato accolto con grande senso di responsabilità dall’intera assise consiliare,riportando 22 voti favorevoli su 22 votanti.
I motivi del mio interesse, verso le famiglie aventi uno o più persone diversabili in casa, sono plurimi e molto precisi; innanzitutto si è avuto un parere sostanzialmente favorevole della commissione tecnica anche riguardo l’impatto economico che si dovrà sostenere per la esecutività della proposta; se in precedenza non vi era alcun riferimento nel regolamento,ora un passo in avanti verso l’integrazione nel tessuto sociale e amministrativa da parte della politica è stato fatto inoltre si inizia a colmare il vuoto programmatico che questa amministrazione ha lasciato nel perseguire politiche sociali scarse e inadeguate.
Si sottolinea ancora una volta il ruolo di opposizione costruttiva che in questo consiglio comunale Damiano Cardiello sta attuando, battendosi con tutte le forze per la tutela delle fasce deboli e delle persone con gravi disagi motori .
In maniera esemplificativa si spiega il risultato ottenuto in questi termini:
in una famiglia composta da 4 persone,di cui una di queste, diversamente abile al 100%, con totale peso economico gravante sull’intero nucleo familiare,il calcolo della Tarsu verrà effettuato soltanto su 3 componenti anziché 4, con conseguente risparmio economico garantito per quella famiglia già gravata da un enorme spesa medica.