Cimitero: tirate fuori le carte e via libera a indagine approfondita.
Il gioco delle tre carte è oramai una prassi consolidata in uso al Comune di Eboli.
Ho fatto una richiesta di accesso agli atti relativa agli elenchi dei defunti anni 2014-2015, consapevole che ne avrei avuto visione e copia immediatamente ai sensi della legge 241/90, proprio per dare qualche giorno in più agli uffici preposti per il rilascio di quanto richiesto.
Sono trascorsi circa cinque mesi e la risposta non solo sa di presa in giro ma fa emergere anche di una indagine in corso da parte della magistratura sul Cimitero di Eboli (SA).
Scrivere “ non è stato possibile estrarre dai comp(i)uter l’elenco defunti in quanto il programma non ha restituito alcuna stampa” non ha alcun significato letterale, perchè dopo l’avvenuto dissequestro quegli stessi computer non sono stati formattati e contengono gli stessi file che vi erano in precedenza.
Inoltre, scrivere che “gli elenchi cartacei sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza“, significa che qualcosa si sta muovendo.
Farebbero bene gli organi inquirenti, a questo punto, ad approfondire: 1) costi di spesa annui, come i 72.000€ di manutenzione, 30.500 € di espurgo, 73.200€ per la pulizia e 34.000€ per le lampade votive; 2)se risultano essere state costruite cappelle o edicole funerarie, senza regolare concessione nè autorizzazione; 3) il volume di incassi annui degli ultimi tre anni, in relazione a concessioni, inumazioni e tumulazioni; 4) se i pagamenti avvengono regolarmente sul conto corrente intestato al Comune di Eboli.
Attenderò non oltre una settimana per il rilascio di tutta la documentazione richiesta, dopodichè presenterò un esposto in relazione all’omissione di atti d’ufficio che si sta perpretando in questo settore ai danni non solo del sottoscritto ma anche di tutta la collettività, visto che stiamo parlando di ingenti somme pubbliche