€ 1.900.000 di soldi pubblici liquidati e da recuperare. Basta danni erariali a spese degli ebolitani.
Restiamo allibiti e sconcertati rispetto a quanto emerso con la determina in oggetto.
Parliamo del contratto risalente al 24 febbraio 2009 con cui il comune di Eboli, per venti anni, ha affidato la gestione integrata del servizio di pubblica illuminazione comunale ad una ditta esterna.
Una concessione il cui canone annuo ammonta ad € 509.241,43, oltre un canone mensile per la manutenzione dell’impianto che corrisponde ad € 147.993,03.
Il comune di Eboli dal 2009 fino al 1 marzo 2022 ha sborsato euro 8.597.115,67, previo determine di liquidazione alla società Engie spa ( ex Cofely), come da allegato.
Invece il dovuto è pari ad € 6.673.664,77, come da calcoli allegati alla determina n. 1092/2022.
Incredibilmente sono stati corrisposti € 1.923.459,90 di soldi pubblici in più alla ditta privata che il Comune, adesso, dovrà immediatamente recuperare evitando un processo per danno erariale lampante.
Invitiamo gli uffici preposti, ivi compreso il settore avvocatura, ad avviare ogni azione legale affinchè questa cifra ritorni all’Ente per predisporre, al contrario, misure volte a garantire manutenzione stradale, delle scuole e del verde pubblico.
Questa vicenda desta forte preoccupazione per la tenuta dei conti e crediamo sia opportuno avviare una verifica dettagliata dell’intera partita crediti/debiti.
Pretendiamo, inoltre, un servizio di qualità e l’installazione di lampade a risparmio energetico nella nostra Città, salvaguardando anche le casse comunali.
Ricordiamo, infatti, che la bolletta energetica per l’anno 2021 è stata di circa ad € 1.000.0000, mentre ad ottobre 2022 è già salita ad € 1.300.000, con aggravio di spese per i cittadini e nessuna misura concreta messa in atto per il risparmio energetico.