
Piano casa e sviluppo del territorio: si alla pianificazione ma con rispetto della legalità.
Come forze di opposizione alla peggior giunta della storia ebolitana, presenti in aula abbiamo votato contro un testo che rappresentava un obbrobrio giuridico.
Eppure, nel nostro piccolo, abbiamo tentato di modificare il testo in meglio con l’apporto di emendamenti tesi ad evitare modifiche ad personam delle normative sovracomunali.
L’arroganza del primo cittadino e la mancanza di dialogo istituzionale hanno avuto la meglio, rispetto i buoni propositi.
Volevamo evitare la delocalizzazione di volumetrie in zone disomogenee, ad esempio, con occhio al consumo di suolo che nella nostra Città è diventato una vera e propria piaga.
Volevamo dare maggior libertà di sviluppo agli investitori dell’area industriale aumentando l’indice del 20% sino al 50%, dotando così le realtà imprenditoriali di uno strumento di grande ampliamento del proprio lotto, evitando le assegnazioni dirette fatte dal Sindaco negli ultimi mesi.
Insomma, abbiamo fatto la nostra parte formulando proposte ma la maggioranza ha voluto premiare operazioni urbanistiche nebulose, favorendo interessi speculativi che monitoreremo di mese in mese.
Vedremo quanti centri per anziani sorgeranno in Città, quanti fabbricati in zone rurali verranno abbattuti per essere ricostruiti in altre zone e chi sono i proprietari che usufruiranno di questa normativa di favore.
Per i nostri gruppi consiliari la legalità è prioritaria nell’azione amministrativa e deve essere non solo predicata sui giornali di regime, ma messo in atto anche con questi provvedimenti.
Non è avvenuto con il testo approvato che include tra le aree di possibile delocalizzazione anche quelle agricole ( zona E) e quelle già oggetto di approvazione dei piani urbanistici attuativi.
La cosa che preoccupa maggiormente, però, è la miopia politica di Sindaco e allegra “band”, che dimenticano, volutamente, gli ultimi venti anni di gestione che li ha visti protagonisti.Giova ricordare, infatti, che il vecchio piano regolatore è stato voluto da quell’amministrazione rossa che Cariello rappresentava bene con fondi a pioggia all’associazionismo, concerti di Khaled in piazza e cittadinanza onoraria alla terrorista Baraldini.
La possibilità di dialogo sul Piano Urbanistico comunale è stata stracciata da un regolamento molto invasivo, scritto non da tecnici professionisti del settore, che mai avrebbero avallato certe scelte, ma dalla politica di bassa lega rappresentata al meglio dall’allegra “band” al governo del territorio.
Continueremo a rappresentare le istanze dei liberi cittadini, degli imprenditori e di tutto il comparto dell’edilizia ma non accettiamo lezioncine stucchevoli da parte di chi, in tempi passati, si oppose solo per interessi di parte ad altre ipotesi di sviluppo ( Housing Sociale in loc. Fontanelle)”.
Nell’apprendere della nota stampa a firma del duo Merola-Domini, comprendiamo bene che su questa tematica vi siano forti interessi speculativi in gioco.
Il consigliere Domini che interveniene in merito al regolamento afferente le nuove disposizioni del Piano Casa, non ci soprende.
Basti pensare che è in prima persona ad occuparsi di progettazione, dunque, facile capire la grande “voglia” di dire qualcosa in merito.
Collezionare decine di visite delle forze dell’ordine e contestuali acquisizioni documentali, non è un buon motivo per stare sereni.