Piano di Zona: continua l’#illegalità.
Non basta l’esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione nè una miriade di interrogazioni comunali sul tema.
Quanto sta accadendo al Piano di Zona lascia inorriditi e senza speranza.
Si continuano ad effettuare proroghe oltre la soglia minima consentita e addirittura si estromette da procedure ad evidenza pubblica la Stazione Unica Appaltante.
Andiamo con ordine: già in data 07/07/2015 era stata effettuata la prima proroga per la gestione del servizio di assistenza domiciliare per gli anziani, del valore di € 57.000 per la durata di un mese.
In data 07/08/2015 si è avuta la seconda proroga del servizio per un ammontare pari a € 356.000 e fino al 31 dicembre 2015.
Dopo due mesi di silenzio ieri è stata adottata la terza proroga per un valore pari a € 156.000 fino all’espletamento del bando di gara.
In totale, con tre proroghe e senza uno straccio di gara pubblica sono stati concessi alla stessa cooperativa sociale € 556.000.
Ma le illegalità non finiscono qui, anzi,il bando di gara appena pubblicato, del valore di 1.450.000€ e per l’affidamento dello stesso servizio per ulteriori diciotto mesi, si farà “eccezionalmente” sotto la gestione comunale e non affidando il compito alla Stazione Unica Appaltante, come da convenzione sottoscritta dal Commissario Prefettizio nel mese di novembre 2014 e vigente sino al 2017 (che prevede di affidare le gare superiori a € 130.000 a questa struttura specialistica). Niente di tutto ciò e senza conformarsi con la delibera n.32 del 20 gennaio 2016 ANAC.
Se a questo sommate le assunzioni clientelari effettuate dalle Cooperative assegnatarie; il bando della specialistica degli alunni disabili nelle scuole dell’infanzia aggiudicato con plurime anomalie e a persone vicinissime alla Giunta comunale e, infine, la doppia determina di selezione del Responsabile del piano di zona ( con requisiti di scelta modificati dopo il nostro comunicato stampa) per un valore di oltre 90.000 annui, capirete come oramai si tratti di assoluta spregiudicatezza nell’azione amministrativa e politica che evidentemente sta sconfinando in altro.
Il Sindaco cosa pensa al riguardo? Le altre opposizioni, o pseudo tali, avranno un sussulto di dignità?”
Piano di zona:l’Ass. Lenza mente sapendo di mentire
Quanto affermato dall’Ass. Lenza conferma in modo inequivocabile le anomalie che abbiamo sollevato.
Quando si mente sapendo di mentire non c’è argomentazione che tenga.
Altro che attacco violento e accuse volgari.
L’Assessore pretende giustificare un atto illegittimo e per farlo non esita nello strumentalizzare sia gli utenti sia il Coordinamento Istituzionale facendo ricadere si di loro una scelta probabilmente indotta.
Tra l’altro è giusto evidenziare che, come sostiene, l’Assessore Lenza il Coordinamento si sarebbe –a suo dire- intromesso in un atto di gestione di competenza dell’ufficio commettendo un ulteriore illegittimità.
In ogni caso, l’Assessore dovrebbe essere a conoscenza della programmazione esistente e di quanto approvato dal Coordinamento Istituzionale pochi mesi prima. Mi riferisco al regolamento per la gestione dei servizi domiciliari attraverso buoni sociali (voucher) che avrebbe permesso all’ufficio di Piano di non interrompere il servizio tra le altre cose già gestito allo stesso modo per l’assistenza domiciliare alle persone disabili.
A ciò si aggiunga il fatto che, qualora non ci fosse stato questo regolamento approvato dal Coordinamento comunque non era giustificabile una proroga di 6 mesi per un importo superiore alla soglia comunitaria.
Per quale motivo si è scelta questa strada?
Cosa c’entra il Coordinamento con atti di gestione?
Perché non si è pensato agli utenti?
Un’ultima considerazione riguarda la programmazione precedente ed ho il dovere di chiarirla per amore della verità, anche perché mi trovavo già allora all’opposizione.
Il Piano di zona di Eboli è stato l’unico piano ad avere attuato il PAC primo riparto ed è stato uno dei primi ad avere approvato il PAC secondo riparto già prima dell’estate consentendo quindi alla nuova amministrazione di avere tutta la tranquillità per poter procedere alla programmazione dei servizi nell’interesse esclusivo degli utenti, ma si è adottata un’altra strada che penalizza il Piano di zona e probabilmente gli utenti.
La legge non ammette ignoranza e la politica non dovrebbe occuparsi di gestire affidamenti ma solo di come garantire il miglior servizio possibile ai cittadini .