• Fiume Sele: interrogazione parlamentare del Sen. Iannone. Manutenzione e messa in sicurezza per evitare esondazioni.

    Il capogruppo di Fratelli di Italia ad Eboli, congiuntamente al coordinatore cittadino e l’intero direttivo eletto, annunciano l’atto parlamentare n. 4-00525, pubblicato il 19 giugno 2023, nella seduta n. 77

    “L’attenzione per i nostri territori si manifesta con tutti gli strumenti legislativi e di controllo a disposizione del Parlamento ed in questo il Sen. Antonio Iannone ha mostrato tutta la sua sensibilità.
    L’interrogazione parlamentare è indirizzata al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica e prende spunto formale dalle tragiche alluvioni in Emilia-Romagna.
    Il partito ebolitano ha fatto voti al Sen. Iannone perché non si può rimanere spettatori inermi dinanzi alla delicata situazione in cui versa il territorio campano.

    In particolare è necessario intervenire celermente per evitare che il Salernitano sia oggetto di inondazioni a causa della scarsa attenzione verso il fiume Sele, un pericolo incombente in caso di piogge abbondanti.
    E questo allarme, purtroppo, è rimasto per anni inascoltato.

    Il ripetersi ciclico degli eventi calamitosi richiede strategie volte all’attività di prevenzione attraverso un programma pluriennale di manutenzione ordinaria del territorio con il concorso di tutti gli Enti competenti, ma le politiche di prevenzione di esondazione dei fiumi nel Salernitano non sono state tuttavia facilitate dai numerosi Enti interessati alle politiche di difesa del suolo: regione, enti locali, consorzi.

    Negli anni si sono verificati continui e periodici eventi alluvionali con danni causati dalla tracimazione non controllata delle acque dei fiumi del Salernitano ed in particolare il fiume Sele.
    Per questo motivo con l’atto in oggetto “ si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non intenda sollecitare tempestivamente gli Enti interessati a portare a compimento entro un termine certo le opere di messa in sicurezza dei fiumi interessati dalle esondazioni con la pulizia degli alvei, principale causa delle calamità nel Salernitano.
    In attesa di una risposta concreta da parte del Ministro competente, Fratelli di Italia ad Eboli continua il monitoraggio delle problematiche territoriali investendo il gruppo parlamentare locale e ringrazia il Sen. Iannone per aver dato seguito immediato alla segnalazione.”

  • Progetto TERNA: NO alla conformità urbanistica.

     Ricorderete tutti la scorsa campagna elettorale e gli annunci di ferma opposizione dell’attuale Sindaco Conte al progetto targato Terna.
    Annunci senza alcun seguito e senza supporto parlamentare ( vedasi risposta Ministero ad interrogazione parlamentare presentata dal parlamentare locale), visto che l’opera si farà come ampiamente annunciato e con il cantiere già avviato.
    Noi, come allora, oggi ribadiamo che il Comune di Eboli arriva puntualmente in ritardo sulla vicenda e ogni decisione sembra già presa.
    Per questo motivo abbiamo richiesto, con le altre forze d’opposizione, un consiglio comunale monotematico e il 20 gennaio 2021 ci sarà una ampia discussione.
    La maggioranza dovrà rendicontare non tanto sul cambio di opinione circa la fattibilità del progetto avvenuto nelle ultime settimane ma sulla volontà politica di assumersi le proprie responsabilità.
    Questo il punto: mantenere gli impegni presi in campagna elettorale o tradire la fiducia di sostenitori ed elettori.
    Nel mentre restiamo sconcertati dopo aver appreso dalla documentazione tecnica inviata un particolare agghiacciante che impone una immediata riflessione rispetto i prossimi lavori presso la stazione di San Nicola Varco.
    Infatti, la Direzione Generale per lo sviluppo del territorio, la pianificazione e i progetti internazionali del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile – Dipartimento per la programmazione strategica, i sistemi infrastrutturali, di trasporto a rete, informativi e statistici-, con nota prot. U.0019366 del 10/11/2021, ha richiesto l’accertamento di Conformità Urbanistica, ex art. 1sexies DL 239/2003 convertito in L. 290/2003 e smi per la costruzione e l’esercizio del collegamento in corrente continua a 500kV di potenza pari a 1000MW “Tyrrenian Link collegamento Est” e la risposta dell’ufficio Urbanistica risale al 3 gennaio 2022.
    E’ emerso che la “stazione di conversione che sorgerà nel nostro Comune è prevista in un’area assoggettata a Piano Urbanistico Attuativo approvato e vigente. Rispetto ai parametri previsti dal predetto PUA, il progetto non è compatibile“.
    Neanche la “stazione di smistamento risulta compatibile urbanisticamente poichè “l’opera è prevista in zona classificata E a prevalente conformazione del territorio, sottozona Ed di pianura in parte assoggettata a fascia di rispetto di canali e fossi e di elettrodotto. L’utilizzazione prevista non è compatibile con la disciplina di zona urbanistica che prevede la realizzazione di nuovi volumi soltanto in funzione della conduzione dei fondi agricoli. È altresì preclusa la realizzazione di nuovi tratti stradali non previsti nelle tavole di piano, ed è consentita la sola manutenzione di quelli esistenti.”
    Infine neanche i raccordi aerei 380 v dalla stazione di conversione a quella di smistamento e i raccordi a quest’ultima risultano compatibili poichè “L’opera è prevista in zona classificata E a prevalente conformazione del territorio, sottozona Ed di pianura in parte assoggettata a fascia di rispetto di canali e fossi e di elettrodotto. I previsti nuovi sostegni rientrano fascia di rispetto di canali e fossi. In tale fascia, per una larghezza di 10 metri dai cigli dei canali e dei fossi sono altresì vietate la realizzazione di qualsiasi manufatto edilizio puntuale non afferente la gestione delle dinamiche idrauliche, il deposito permanente o temporaneo di qualsiasi materiale, l’utilizzazione agricola del

    suolo, i rimboschimenti a scopo produttivo e gli impianti per l’arboricoltura da legno.
    A questo punto sorgono spontanee delle domande: 1) Il Sindaco ne era a conoscenza? 2) Perchè è stato avviato il cantiere? 3) Il procedimento necessita di variante urbanistica? 4) Quali controlli effettuerà la Polizia Municipale rispetto la mancata conformità urbanistica?
    Seguiremo costantemente la vicenda e aggiorneremo la cittadinanza in merito

  • Impianto Biomasse a Serre (SA): NO senza se e senza ma. Pronti alle barricate

    Il capogruppo di Forza Italia si schiera in vista della creazione di un impianto biomasse nel comune di Serre (SA).

    “Il progetto è stato tenuto nel cassetto fino ad oggi ma è arrivato il momento di allertare tutti i cittadini della Piana del Sele.
    Nel silenzio dei sindaci locali, sarà il popolo a fermare questo scempio!
    Ho depositato una mozione urgente pochi minuti fa al fine di coinvolgere, superando ogni steccato politico, l’intera amministrazione comunale di Eboli.
    Ho depositato questa mozione per sensibilizzare l’amministrazione comunale a prendere posizione.
    L’impianto di biomasse con produzione innovativa e sinergica sia di energia elettrica sia di biocarburante da gassificazione al plasma da costruire nel comune di Serre (SA), a confine con il Comune di Eboli (SA), rappresenterebbe una pietra tombale per la nostra economia basata su agricoltura, prodotti lattiero caseari e floro vivaistica.
    Non è un mistero che anche in Regione Campania si stia meditando molto sulla realizzazione, visto che sarebbe coinvolta l’intera Piana del Sele.
    De Luca dica espressamente NO e assuma l’impegno dinanzi la cittadinanza.
    In caso contrario metteremo in campo tutte le azioni necessarie ad opporci a questo impianto e siamo pronti alle barricate.”

    Si allega il testo della mozione.

    Al Sindaco di Eboli

    Ai  Consiglieri Comunali

    E p.c. al Presidente del Consiglio Comunale

     

    Mozione – ex art. 25 regolamento consiglio comunale

    OGGETTO: impianto biomasse comune di Serre – provvedimenti

    Cardiello –
    Premesso che:

    –        è notizia di alcune settimane fa la creazione di un impianto di biomasse con produzione innovativa e sinergica sia di energia elettrica sia di biocarburante da gassificazione al plasma da costruire nel comune di Serre (SA), a confine con il Comune di Eboli (SA);

    il contesto territoriale in cui opererebbe l’impianto è la Piana del Sele, caratterizzato dalla presenza di numerose aziende agricole, floro vivaistiche e produttori lattiero caseari di eccellenza;

    –         nel corso degli anni sono stati riscontrati danni ingenti alla salute della popolazione nonché problematiche serie legate all’inquinamento causato dalla combustione del biogas, che è fonte di emissioni tossiche;

    tale  biogas è più inquinante del metano perchè contiene metano soltanto al 55/60%. Gli impianti di bio-digestione non riescono a neutralizzare completamente i batteri presenti, in particolare i clostridi che sono batteri termoresistentiambientale causato dai fumi e dalle sostanze emesse dallo stabilimento;
    Ritenuto che:

    –         la tutela della SALUTE è un valore assoluto, di pari dignità alla tutela della libertà, strettamente legata e consolidata ad essa, riconosciuta aldilà del dettato costituzionale;

    –         da questa acquisita coscienza si lega la consapevolezza della tutela dell’ambiente, bene indiscusso e patrimonio della nostra Città;

    –         sussistono interessi imprenditoriali e affaristici di ogni genere che nel curare i propri interessi, non badano a inquinamento ambientale e malattie dei singoli cittadini.

     

    Tanto premesso, il Consiglio Comunale impegna l’Amministrazione a
    1) mettere in campo tutte le azioni necessarie ad opporsi alla creazione dell’impianto di biomasse nel comune di Serre (Sa), ivi compreso ricorso al Tribunala amministrativo regionale;

    2) avviare un tavolo di concertazione con tutti i Comuni limitrofi al fine di convogliare tutte le amministrazioni comunali per ottenereuna qualsivoglia disponibilità politica ed amministrativa finalizzata alla ferma opposizione del progetto, attualmente all’esame della Regione Campania;

  • NO ALLE FONDERIE PISANO SENZA SE E SENZA MA. PRONTI ALLE BARRICATE!

    Come per la salvaguardia dell’Ospedale, dell’Istituto Perito Levi e in tema di sicurezza, anche ieri sera abbiamo dimostrato, qualora ve ne fosse ulteriore bisogno, di amare la nostra Città.
    Nel mese di maggio, su segnalazione di molti cittadini, ci siamo attivati al fine di scongiurare la delocalizzazione delle #Fonderie #Pisano nella Piana del Sele ed in particolare nella città di Eboli.
    Dopo un’interrogazione comunale e una lettera indirizzata al Sindaco ( senza aver ricevuto riscontro), abbiamo depositato una mozione che impegnava l’amministrazione comunale a utilizzare tutti gli strumenti amministrativi in caso di necessità, ivi compreso il cambio di destinazione d’uso dei terreni privati dove potrebbero sorgere questo complesso industriale.
    Cariello, Vecchio, e la maggioranza in consiglio comunale ( quei pochi rimasti a votare), a seguito dell’intervento di Botte della CGIL, non hanno chiuso i battenti a questa ipotesi denegata e sciagurata, isolando l’Ass. all’Ambiente Ginetti e il Presidente della Comm. Ambiente Merola che esattamente un giorno prima avevano dato parere contrario.
    Le Fonderie Pisano non saranno #mai delocalizzate ad Eboli e questa è una promessa!
    Avvieremo una raccolta firme popolare rivolgendoci a tutte le forze civiche e politiche presenti sul territorio. Siamo pronti a issare barricate e a portare migliaia di persone in Piazza, perchè è chiaro a tutti che la popolazione ebolitana non vuole questo complesso industriale.
    La #salute è un diritto e come tale va tutelato, ma se sono sicure perchè non le realizzano a Salerno?
    Lettera al Sindaco
    Si vergognigno!