LA SVENDITA DEL PALASELE.CONTINUANO I FAVORITISMI AI PRIVATI
La gestione del patrimonio comunale continua ad essere condotta senza alcun ritegno nè interesse pubblico.
Ad essere privilegiati, ancora una volta, sono gli interessi dei privati.
Da tempo abbiamo chiesto una modifica delle tariffe comunali per l’utilizzo della struttura Palasele, durante gli eventi ed i concerti.
Siamo i primi a chiedere la valorizzazione degli stessi, soprattutto per quelli a carattere sportivo e sociale, ma ci vuole attenzione e oculatezza nello stabilirne le relative tariffe.
Il Comune di Eboli ha l’onere di incassare non solo le spese vive ( elettricità, pulizia ecc….) ma anche creare un fondo per poi spendere in manutenzione stradale e scolastica.
Fino a pochi giorni fa il privato versava anticipatamente € 5.000,00 per usufruire della struttura per il primo giorno e, in caso di ulteriore utilizzo, la somma scendeva ad € 1000,00.
Già in questo modo gli incassi erano minimi per il Comune di Eboli, ma costituivano un “affarone” per i privati che, ricordiamo, possono richiedere anche la gestione dei parcheggi nelle aree circostanti.
Per fare un esempio: la due giorni da soldout di Biagio Antonacci, tra incassi relativi ai ticket e la sosta delle autovetture, la società privata ha registrato il tutto esaurito con un introito pari ad € 600.000 circa. L’ente, invece, ha incassato la misera cifra di € 6.000, vale a dire neanche l’1%.
Giovedì 11 gennaio 2018, a Giunta dei dilettanti allo sbaraglio ha stabilito le tariffe fisse in € 3000,00 giornaliere con la delibera n. 3 , pubblicata (guarda caso) dopo lo svolgimento del concerto stesso.
In questo modo sono stati ulteriormente favoriti i concerti che si svolgono in un solo giorno, perchè vale la pena ricordare non tutti, ad esempio, hanno doppia data.
Se raffrontiamo queste nuove tariffe con il numero di concerti ed eventi svolti nell’anno 2017 il Comune otterrà minori incassi per decine di migliaia di euro.
Definire questa gestione della struttura comunala poco attenta e non indirizzata alla salvaguardia dell’equilibrio contabile sarebbe un complimento.
Siamo costretti a constatare senza alcun motivo di dubbio,invece, un favoritismo evidente nei confronti dei privati, a scapito dell’interesse pubblico.
Non ci meraviglia, oltremodo, l’intera querelle legata al bar interno del Palasele, dove dal mese di maggio 2017 è stata fatta scorrere una graduatorie senza avviare il regolare lo svolgimento della gara ad evidenza pubblica.
Il bando è stato pubblicato, guarda caso, il giorno successivo al deposito di un’interrogazione coomunale urgente proprio per capire quali motivi abbiano spinto gli uffici a temporeggiare mesi permettendone l’utilizzo. Inoltre, anche con questo nuovo disciplianre è stato consentito di rateizzare il dovuto per i privati che gestiranno il chiosco senza avere certezza di incassi per l’Ente.
Insomma, la gestione del patrimonio comunale, tra illegalità diffuse e favoritismi verso i privati, continua ad essere il pessimo biglietto da visita di questa giunta senza identità politica ma retta solo dalla fame di poltrone.”