• Ritorno del mercato al Rione della Pace: abbiamo votato SI con queste motivazioni.

    Non può e non deve essere considerata una sorpresa il nostro voto favorevole al ritorno del mercato al Rione della Pace.
    Il perché è facile da capirsi: quando si tratta di atti di grande respiro per la nostra città noi ci siamo stati, ci siamo e ci saremo sempre. Indipendentemente dall’appartenenza politica.
    Abbiamo offerto il nostro contributo per la salvaguardia dell’ospedale di Eboli; lo stesso abbiamo fatto in termini di sicurezza per i cittadini; per la tutela del comparto agricolo, per la difesa dell’indirizzo classico nell’istituto Perito-Levi, insomma non ci tiriamo indietro nell’assumerci responsabilità che abbiano come unico fine l’interesse pubblico e non l’arricchimento di qualcuno.
    In molti dei presenti ricorderanno le iniziative svolte lungo il Rione della pace, lungo via Pio XII, il porta a porta fatto nel quartiere Paterno.
    Anche nel comizio, durante la campagna elettorale, dedicato a questa importante zona della nostra città lo annunciammo chiaramente: bisogna riportare il mercato del sabato qui senza se e senza ma.
    La scelta dell’epoca rappresentò un indirizzo politico che non abbiamo mai condiviso per una serie di motivazione: la prima, più importante, è che spostando a Via delle Olimpiadi il mercato l’intera economia di zona sarebbe andata in favore delle casse del Centro Commerciale Le bolle, lo diciamo apertamente. E così è stato.
    Via Pio XII è diventata deserta e si sono moltiplicate le saracinesche abbassate; è calato l’umore dei commercianti e residenti che hanno visto crollare verticalmente le proprie entrate con perdite anche del 70%; è venuto meno lo spirito commerciale dell’intera zona.
    Questa arteria era uno dei cuori pulsanti della nostra economia. Oggi sono rimasti solo pochissimi artigiani e commercianti coraggiosi che hanno sfidato la politica.
    Quella stessa politica che ha favorito negli anni la costruzione di centri commerciali uno a poca distanza dell’altro, scelta questa che ha finito per creare una situazione di asfissia per i piccoli commercianti ed imprenditori locali.
    Il ritorno del mercato è e rappresenta l’unica soluzione al rilancio dell’economia locale e su questo non ci sono dubbi.
    E noi con senso di responsabilità, ma soprattutto perché ci crediamo, voteremo favorevolmente.

  • ANNULLATO IL BANDO DI SELEZIONE PER IL PERSONALE DEL PIANO DI ZONA. UNA NOSTRA VITTORIA DEDICATA AI GIOVANI DISOCCUPATI. ORA PREMIARE IL MERITO.

    Avevamo visto lungo e questo annullamento in autotutela dà pienamente ragione al nostro allarme.
    Stiamo parlando dell’ Avviso di selezione pubblica per titoli e colloquio per la copertura di figure professionali per il funzionamento dell’Ufficio di Piano, del Servizio Sociale Professionale e del Segretariato Sociale relative alle attività previste nel programma S.I.A. nell’Ambito S3 ex S5 con contratti Part Time a Tempo Determinato, avviato dal Piano Sociale di Zona S3.
    Nei mesi scorsi, dopo decine di segnalazioni di candidati che non potevano assolutamente accedere a questo bando causa l’inserimento di un requisito che abbiamo da sempre definito ad personam.
    Infatti, dopo attento studio e ricerca, in nessun codice nè tantomeno nelle linee guida ANAC abbiamo trovato questa dicitura, peraltro inserita solo per alcune figure da selezionare, “Esperienza similare di un anno presso il Comune o gli uffici di Piano”.
    Era un requisito fortemente limitativo della partecipazione a suddetto bando, tanto è vero che molti giovani, se pur di qualità e laureati con lode, non potevano accedervi altrimenti venivano automaticamente esclusi dalla commissione esaminatrice.
    Ci siamo fatti promotori di una battaglia condotta sino alle sedi opportune, per far capire che in questo modo la meritocrazia veniva schiacciata e l’imparzialità della Pubblica amministrazione cestinata.
    Il Dirigente Russo non ha potuto fare a meno di rilevare e confermare i nostri dubbi, affermando, rispetto ai precedenti atti adottati dal Dirigente Mastrangelo ” l’Avviso pubblico presenta oggettivamente criticità dovute a carenze ed errori, alcuni dei quali adducibili all’applicazione di disposizioni regolamentari superate dalla normativa vigente, nonché evidenti discrepanze e contraddittorietà che rendono difficile un giudizio interpretativo unico e preventivo da far affrontare alle commissioni d’esame, tali da evitare interpretazioni contra legem.”
    Lo stesso Dirigente, dopo aver preso contezza della grande anomalia anche a seguito di tre diffide legali inviate da candidati, indicanti criticità interpretative e difformità pregiudizievoli nell’Avviso pubblico, (precisamente una diffida ed ammonimento, prot. 47627 del 06/10/2017, due istanze in autotutela, prot. 49418 del 16/10/2017 – prot. 49557 del 17/10/2017) ha inteso procedere ad annullamento in autotutela ex art. 21 quinquies legge n. 241/90.
    Per i candidati che hanno presentato istanza di partecipazione ovviamente è stata data la possibilità agli stessi di ritirare ciascuno il proprio plico presso gli uffici del Piano di Zona.
    Auspichiamo la predisposizione in tempi rapidi di un nuovo avviso pubblico per i medesimi profili professionali, con medesime tipologie contrattuali, ma con grande attenzione ad #imparzialità, #trasparenza e #legalità.
    La nostra opposizione sta dando frutti e a trarne giovamento sono sempre e solo l’interesse pubblico, quale quello dei giovani disoccupati che credono nella #meritocrazia.”

  • Centri migranti ad Eboli: le bugie hanno le gambe corte. Ne aprono due in Città. Pronti alle barricate.”

    Ci stiamo occupando da mesi della gara per l’accoglienza integrata nell’ambito del progetto SPRAR 2017-2019, del valore di 2.000.000 euro.

    Alle anomalie sollevata dal Sen. Fasano e oggetto di interrogazione parlamentare, registriamo anche la volontà delle ditte costituenti l’ ATI (associazione temporanea di imprese), aggiudicataria dell’appalto, di creare due diversi centri di accoglienza nella nostra Città.

    Il progetto prevede l’accoglienza dei beneficiari — si legge a pagina 4 dell’offerta tecnica — in appartamenti e/o centri collettivi di media dimensioni (fino a 25 persone) dislocati nei comuni di Eboli (in località S. Cecilia ed in Località Epitaffio), abitazioni già disponibili e funzionanti, in quanto risultano essere le tipologie strutturali più funzionali alla realizzazione degli obiettivi propri dello S.P.R.A.R. ”
    Se difronte a questa evoluzione, conosciuta da settimane ai piani alti del Municipio, il Sindaco rimane in silenzio al fine di evitare le proteste sacrosante dei residenti oltre che il proprio imbarazzo, Forza Italia reagisce ed informa la cittadinanza.

    Siamo pronti a scendere in piazza per far capire alle istituzioni e a questa maggioranza ibrida ( che va da Fratelli d’Italia fino al PD di Canfora) che il nostro territorio ha sempre dato in tema di accoglienza ma non può e non deve essere considerato il “paese dei balocchi”, inteso come centro di affari legati all’immigrazione degli stranieri.

    Ci rivolgiamo ai residenti di località Santa Cecilia, in primis, dove si registrano punte di stranieri del 35% e dove il tema dell’integrazione fa a cazzotti con quello della sicurezza, visti gli ultimi avvenimenti che hanno avuto come protagonisti proprio cittadini stranieri.

    Ci rivolgiamo agli abitanti di località Epitaffio,altra zona densamente abitata, che avevano avuto forti rassicurazioni dal dal Sindaco Cariello che aveva promesso di non prestare il fianco a nuove aperture di centri per migranti ad Eboli.

    Se, inoltre, si ricordano le parole dichiarate a mezzo stampa con nota del 3 giugno 2016 dal Sindaco, allora capite che stiamo nel pieno della favola di Pinocchio e la situazione diventa veramente incandescente dal punto di vista sociale.

     

    Dopo la veemente e pacifica protesta dei residenti di località San Cataldo nella zona dell’Epitaffio, Cariello sul quotidiani locali del 5 maggio 2016 aveva promesso ” È un progetto che non mi piace e non mi convince ci abbiamo lavorato per tre giorni, lo abbiamo bloccato“.
    Al grido di non sarebbero più sorti centri di accoglienza migranti sul nostro territorio, in data 3 giugno 2016 con un’ulteriore nota stampa rassicurò i concittadini: “Pensare di integrare e accogliere ancora profughi ed in ulteriori centri di accoglienza significa sommare un’emergenza ad un’altra – spiegava il sindaco di Eboli-.
    Far finta di dimenticare che il nostro territorio ospita un’altissima percentuale di immigrati è uno schiaffo in faccia alla storia del popolo ebolitano che, in tema di accoglienza, non ha niente da imparare da nessuno. Per anni Eboli è stata il centro dell’accoglienza, ed i numeri relativi ai residenti stranieri lo testimoniano. Ma oggi il tessuto sociale rischia di andare oltre la saturazione, con evidenti rischi di tensioni e preoccupazioni.
    Eboli per anni ha dato il suo rilevante contributo alla causa dell’accoglienza, siamo in prima linea in ogni iniziativa di sviluppo delle politiche dell’accoglienza e dell’integrazione, ma sovraccaricare questo territorio di presenze sarebbe un danno non solo per gli ebolitani, ma anche per le migliaia di stranieri che qui hanno stabilito la loro residenza
    .”
    Sappiamo che la coerenza è un optional ma allo stesso tempo riteniamo utile chiedere la convocazione di una capigruppo consiliare urgente al fine di capire la posizione ufficiale di Sindaco e maggioranza.
    Nel frattempo, incontreremo i comitati di quartiere di Santa Cecilia ed Epitaffio per raccogliere il pensiero dei cittadini”.
  • La SS 18 tra Eboli e Battipaglia a rischio isolamento. Turismo dirottato verso gli amici di De Luca.

    “Il Comitato Interministeriale per la programmazione economica (CIPE) ha approvato lo schema di contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e ANAS per il 2016-2020. Il Piano pluriennale degli investimenti ANAS 2016-20 prevede circa 23,4 miliardi di euro, tra cui anche il finanziamento del collegamento stradale veloce tra l’autostrada A3 “SA-RC”(Eboli-Campagna) e la variante alla SS 18 (Agropoli).
    Quest’opera porta la firma politica del governatore De Luca ed è stata commissionata nell’aprile 2016.
    Il solo studio di fattibilità con la relativa progettazione preliminare hanno comportato una spesa che ammonta complessivamente ad 1,64 milioni di euro.
    L’intento è quello di dirottare il turismo, soprattutto quello estivo, verso una lunga bretella di collegamento che eviti di percorrere tutta la Strada Statale 18 che attraversa Eboli e Battipaglia, collegando direttamente l’autostrada con Agropoli, città tanto cara al Capo Segreteria deluchiano Franco Alfieri.
    Nel silenzio “compiacente” del fedele alleato Cariello, distratto dai tagli di nastro e dalle festicciole di piazza, il rischio concreto è il totale isolamento economico, commerciale, produttivo e turistico di due importanti realtà territoriali collegate tra loro e che hanno un  bacino d’utenza residenziale pari ad oltre 100.000 persone, mentre quello turistico estivo è evidentemente superiore.
    Quest’opera vede la nostra ferma opposizione, in quanto produrrà notevoli effetti economici sfavorevoli per le attività commerciali già presenti lungo la SS 18; drammatiche ricadute nel settore turistico-ricettivo della zona e un deperimento di tutto il comparto produttivo.
    Siamo pronti a mettere in atto ogni strumento amministrativo e di protesta civile, con l’apporto di residenti e commercianti, se non apriremo sin da subito un tavolo di confronto istituzionale per evitarne l’attuazione.
    Sono certo che questo grido d’allarme verrà immediatamente colto dal Sindaco di Battipaglia Cecilia Francese, attenta alle problematiche del nostro territorio ma allo stesso tempo sono molto preoccupato dalla posizione politica assunta dall’omologo di Eboli.
    Diventato da poco assessore provinciale della giunta Canfora targata PD e leale alleato del duo De Luca-Alfieri, sulla tematica è visibilmente imbarazzato nel prendere una posizione che miri all’assoluta tutela del nostro territorio e, contestualmente, delinei una netta presa di distanza da questa scellerata scelta politica.
    Avvieremo entro fine mese una campagna informativa rivolta a residenti ed esercizi commerciali lungo la SS 18, strada che indiscutibilmente rappresenta un tassello essenziale per l’economia ebolitana e battipagliese.

    E’ questo il momento per tentare di far rinsavire gli amministratori regionali ed il Governo.”

    #protestattiva

    #senzacampanilismo

     

  • In 24 mesi assunti 3 esterni, tra cui un portavoce. Pensano di stare alla Casa Bianca.

    “Non si ferma lo spreco di denaro pubblico messo in atto dal Sindaco di Eboli.

    Dopo la nomina di ben due staffisti, retribuiti con 14.000 euro lordi annui sino alla fine della legislatura ( totale per entrambi pari a 100.000 euro lordi), ecco che spunta l’ennesimo atto autoritario ( in allegato).

    Se per i due collaboratori esterni, almeno per apparenza, era stato indetto un avviso pubblico per raccogliere le domande, questa volta la scelta è stata fatta con affidamento diretto senza consultare nessuno. Neanche i tanti laureati disoccupati che attendono da anni provvedimenti di rilancio dell’occupazione.

    Avere un #portavoce per la comunicazione istituzionale è un’offesa ulteriore ai 170 dipendenti comunali che, con grande professionalità, fanno da sempre il loro lavoro e ben potrebbero intrattenere i servizi richiesti, ad esempio “rapporti con la stampa”, “preparare testi base per gli interventi del Sindaco in occasioni di cerimonie o manifestazioni” (AVETE LETTO BENE!!!), “aggionare il sito istituzionale del Comune” ecc…

    L’esborso di ulteriori 10.000 euro per questa inutile spesa, inoltre, costituisce un arrogante ed irresponsabile modo di gestire la macchina comunale, visto che il nostro Ente è e resterà indebitato sino al 2023 per ripianare i debiti prodotti da pessimi amministratori come Cariello.

    Inoltre, nella delibera di giunta che autorizza la prima assunzione non vi è alcuna menzione delle prossime due, nè è stata condotta un’indagine interna per verificare la disponibilità dei dipendenti comunali.

    I cittadini hanno il diritto ad essere informati, oltre che quello sacrosanto di continuare ad indignarsi per decisioni che generano esclusivamente impopolarità e malcontento.

    La cosa ancora più grottesca, che mina ulteriormente la credibilità di questa maggioranza, sono le frasi usate nel 2013 contro la decisione di Melchionda avente ad oggetto proprio l’assunzione di un collaboratore staff sindaco.

    Allora i consiglieri comunali di minoranza Cariello, Lenza e Vecchio, lanciavano strali di veleno sulla questione, chiedendone il ritiro immediato.

    Ecco alcuni stralci del verbale di consiglio comunale del 21 e 26 marzo 2013.
    Massimo Cariello: ” …Come se fossimo noi coloro che danno un incarico di 22 mila euro a 2 membri dello staff del Sindaco, mentre non si trovano i soldi. Facciamo demagogia? Facciamo populismo? Ma è la verità. Se è la verità dire che avete aumentato al massimo le tasse, e contemporaneamente date uno schiaffo a questa città. Neanche il tatto politico e istituzionale di non fare l’atto in questo momento, dove da due mesi ci sono 30 lavoratori che stanno occupando in modo pacifico il Comune di Eboli, e stanno occupando in modo propositivo, voi fate un atto di delibera di Giunta, dove spendete 22 mila euro per un incarico di staff del Sindaco. È fuori luogo.”
    Lazzaro Lenza: ” Desta ancora in me rammarico e stupore la decisione presa da questa Amministrazione di destinare una somma significativa per assumere una persona da destinare a compiti che io ritengo non emergenziali…..
    Credo che questa decisione assume l’aspetto di un vero e proprio schiaffo alla difficoltà dei tanti cittadini che non solo hanno la difficoltà di sbarcare il lunario, ma temo che abbiamo difficoltà anche ad apparecchiare la tavola…
    Fausto Vecchio: ” ….Io ritengo che quella delibera sia uno schiaffo alla miseria, ai cittadini, a questi lavoratori che stanno protestando. Ditemi che sono populista, ditemi quello che volete. Questa è la mia opinione! E non ritengo di aver mai fatto populismo in questo Consiglio Comunale; ritengo di essere stato uno dei più responsabili lì dove c’è stata la prova della necessità di una responsabilizzazione di questa opposizione. Pertanto, siccome la politica è fatta di segnali, il primo segnale che deve fare questa Amministrazione, la quale dovrebbe recepire il dibattito politico, e non far finta di nulla, dovrebbe spiegare l’Amministrazione a che cosa serve e perché è indispensabile questo staff. La prima cosa che io chiedo all’Amministrazione è di rinunciare a quella delibera, prima di ogni altra cosa.”

    Probabilmente sedere sulla poltrona fa cambiare idea e così in 24 mesi ne hanno assunti ben tre!

    Quando terminerà l’ora della ricreazione?

    Nell’attesa che qualcuno batta un colpo, scriveremo alla Corte dei Conti per tentare di stoppare questa vergogna.”

  • Piano casa e sviluppo del territorio: si alla pianificazione ma con rispetto della legalità.

    Doveva essere un provvedimento teso a indirizzare gli uffici preposti ed invece trattasi di vere e proprie linee attuative che distruggono l’eventuale pianificazione e programmazione urbanistica del territorio.
    Come forze di opposizione alla peggior giunta della storia ebolitana, presenti in aula abbiamo votato contro un testo che rappresentava un obbrobrio giuridico.
    Eppure, nel nostro piccolo, abbiamo tentato di modificare il testo in meglio con l’apporto di emendamenti tesi ad evitare modifiche ad personam delle normative sovracomunali.
    L’arroganza del primo cittadino e la mancanza di dialogo istituzionale hanno avuto la meglio, rispetto i buoni propositi.
    Volevamo evitare la delocalizzazione di volumetrie in zone disomogenee, ad esempio, con occhio al consumo di suolo che nella nostra Città è diventato una vera e propria piaga.
    Volevamo dare maggior libertà di sviluppo agli investitori dell’area industriale aumentando l’indice del 20% sino al 50%, dotando così le realtà imprenditoriali di uno strumento di grande ampliamento del proprio lotto, evitando le assegnazioni dirette fatte dal Sindaco negli ultimi mesi.
    Insomma, abbiamo fatto la nostra parte formulando proposte ma la maggioranza ha voluto premiare operazioni urbanistiche nebulose, favorendo interessi speculativi che monitoreremo di mese in mese.
    Vedremo quanti centri per anziani sorgeranno in Città, quanti fabbricati in zone rurali verranno abbattuti per essere ricostruiti in altre zone e chi sono i proprietari che usufruiranno di questa normativa di favore.
    Per i nostri gruppi consiliari la legalità è prioritaria nell’azione amministrativa e deve essere non solo predicata sui giornali di regime, ma messo in atto anche con questi provvedimenti.
    Non è avvenuto con il testo approvato che include tra le aree di possibile delocalizzazione anche quelle agricole ( zona E) e quelle già oggetto di approvazione dei piani urbanistici attuativi.
    La cosa che preoccupa maggiormente, però, è la miopia politica di Sindaco e allegra “band”, che dimenticano, volutamente, gli ultimi venti anni di gestione che li ha visti protagonisti.Giova ricordare, infatti, che il vecchio piano regolatore è stato voluto da quell’amministrazione rossa che Cariello rappresentava bene con fondi a pioggia all’associazionismo, concerti di Khaled in piazza e cittadinanza onoraria alla terrorista Baraldini.
    La possibilità di dialogo sul Piano Urbanistico comunale è stata stracciata da un regolamento molto invasivo, scritto non da tecnici professionisti del settore, che mai avrebbero avallato certe scelte, ma dalla politica di bassa lega rappresentata al meglio dall’allegra “band” al governo del territorio.
    Continueremo a rappresentare le istanze dei liberi cittadini, degli imprenditori e di tutto il comparto dell’edilizia ma non accettiamo lezioncine stucchevoli da parte di chi, in tempi passati, si oppose solo per interessi di parte ad altre ipotesi di sviluppo ( Housing Sociale in loc. Fontanelle)”.

    Nell’apprendere della nota stampa a firma del duo Merola-Domini, comprendiamo bene che su questa tematica vi siano forti interessi speculativi in gioco.

    Il consigliere Domini che interveniene in merito al regolamento afferente le nuove disposizioni del Piano Casa, non ci soprende.
    Basti pensare che è in prima persona ad occuparsi di progettazione, dunque, facile capire la grande “voglia” di dire qualcosa in merito.

    Vorremmo capire, invece, perchè per ovvi motivi di opportunità non si è astenuto dalla votazione.
    Vorremmo capire, inoltre, perchè sono state incluse le zone agricole e quelle oggetto di recenti approvazioni dei piani urbanistici attuativi nelle “delocalizzazioni”, visto che anche la parte tecnica nelle vesti dell’Ing. Barrella ha definito tali scelte “dettate dalla politica”.
    Vorremmo capire, infine, che idee hanno sui provvedimenti aventi ad oggetto il tema della legalità.
    Collezionare decine di visite delle forze dell’ordine e contestuali acquisizioni documentali, non è un buon motivo per stare sereni.
    Si rendano conto che sta per finire il tempo della ricreazione politica, perchè noi consiglieri comunali di opposizione continueremo a vagliare ogni singolo documento solo per l’interesse della comunità e non per giochi di potere.”
  • Area S. Antonio: contratto non firmato e nubi all’orizzonte. Valorizzazione al palo.

    Stiamo tentando di comprendere il ritardo da parte degli uffici comunali nella stipula di un regolare contratto, a seguito di aggiudicazione di gara ad evidenza pubblica.

    Non riusciamo a dare risposte logiche a questa incredibile vicenda, che per chi legge vale la pena riassumere.
    Con delibera di giunta comunale 305 del 13/11/2012 vengono dati gli indirizzi per lo svolgimento della gara pubblica del 30/10/2013, avente ad oggetto la gestione in concessione dell’area sita in loc. S. Antonio di Eboli (SA);

    Unica partecipante alla gara risulta essere la più vecchia società sportiva di Eboli la “Asd Atletica Ebolitana”.

    Con verbale di gara del 5/11/2013 viene aggiudicata provvisoriamente l’area a tale società con un importo di euro 240,10 di canone mensile da corrispondere al Comune di Eboli (SA) e nell’anno 2014 con determinazione del settore patrimonio del 15/04/2014 viene comunicato alla società l’aggiudicazione definitiva unitamente ad un nuovo crono programma dei lavori da realizzare all’interno e una polizza fideiussoria.

    A tale aggiudicazione,però, non segue una regolare stipula del contratto che, ad oggi, non risulta ancora sottoscritto dalle parti.

    Nel mentre la politica farnetica e gli uffici restano in silenzio, con il trascorrere del tempo, nel mese di febbraio 2015, si registrano numerosi danni all’area in oggetto, tra cui la caduta di alberi, rottura del cancello d’ingresso e verso la fine dello stesso anno avviene un episodio ancora più preoccupante, ovvero l’incendio doloso del container sito all’interno della struttura e ricadente nella concessione comunale;

    Anno nuovo e stessa musica, perchè nel 2016, vengono distrutti i servizi igienici, viene raso al suolo il locale adibito a bar e trafugate le recinzioni.

    Ad oggi, ogni bene ricadente nell’area, rispetto al bando e alla planimetria originaria, è andato quasi tutto completamente distrutto.
    Tale situazione mina la credibilità dell’Ente comunale, visto che si tratta dell’unico caso di gara, aggiudicata regolarmente e con fideiussione presentata, che non viene sottoscritta previo contratto.
    Le perdite economiche per il Comune di Eboli sono ingenti, basti pensare che tutti gli investimenti e migliorie, oltre il mancato incasso del canone mensile, potrebbero entrare a far parte del patrimonio pubblico e al servizio della cittadinanza.

    L’area è in balia di vandali, di parcheggiatori abusivi durante le manifestazioni realizzate nelle vicinanze e senza una copertura assicurativa tale da risarcire, eventualmente, qualche malcapitato cittadino per un sinistro, che in queste condizioni, sarebbe facilmente realizzabile.
    Nell’interrogazione comunale abbiamo chiesto al primo cittadino: 1) quali motivazioni spingono la Resp. del Settore Patrimonio a non stipulare regolare contratto con l’associazione sportiva Asd Atletica Ebolitana; 2) perché l’ area è abbandonata e senza controllo alcuno da parte dell’Ente; 3) se, a seguito della vandalizzazione, l’importo del contratto sarà rivisto dagli uffici comunali; 4) quali utili provvedimenti vorrà intraprendere la S.V. per porre rimedio a tale incresciosa situazione, da cui derivano danni erariali.
    Se ad Eboli vengono garantite situazione di perfetta illegalità, vedi Spartacus,perchè questa società, proprio perchè condotta e partecipata da uomini liberi, non può avere diritto ad entrare in possesso dell’area regolarmente aggiudicata?”

  • Lo spreco senza fine dei soldi pubblici.

    Avviata la procedura per assumere un altro staffista per il Sindaco, con scadenza il 2 agosto.

    Lo stipendio ammonta a €14.351 lordi annui fino al termine del mandato (57.000€ totali), che si sommano a quelli già impiegati per retribuire il primo collaboratore esterno.
    Non ci stancheremo mai di dirlo, questi fondi potevano essere destinati a disoccupati ed opere di pubblica utilità,invece daranno luogo alla forma più becera di clientelismo.
    In due anni hanno avuto il coraggio e la sfrontatezza di procedere ad una doppia assunzione che non ha precedenti nella storia della politica ebolitana.
    Nel secondo bando, rispetto quello di novembre 2016, spunta anche una favorevole valutazione per la laurea in scienze della comunicazione rispetto le altre.
    E il merito dove è andato a finire?
    Perchè non procedere con una commissione di valutazione che esamini curricula e oralmente i candidati?
    Perchè non attingere alle risorse interne, visto che personale con categoria C il Comune ne ha ben 48, di cui 8 C1?
    Gli Ebolitani versano le tasse e loro li utilizzano così, questa è la realtà.
    Sono senza vergogna, ma proprio per questo interpelleremo tutti gli organismi contabili per capire se ci sono margini tecnici tali da ostacolare e al fine di evitare queste inutili liquidazioni.
    Di denaro pubblico nelle casse ne abbiamo poco e va scrupolosamente utilizzato, evitando forme di spesa simili.
    In un video la nostra denuncia alla cittadinanza:

    https://www.facebook.com/DAMIANO.CARDIELLO.OFFICIAL.PAGE/?ref=bookmarks

  • Area Pip:le assegnazioni dirette non si fermano. Anzi raddoppiano

    Poche settimane fa abbiamo informato la cittadinanza delle plurime assegnazioni dirette messe in atto su input del Sindaco.
    Pensavamo che a seguito dello scandaloso metodo gestionale,le gare pubbliche avessero avuto la meglio.
    Invece si continua ad usufruire dell’articolo 17 di un anacronistico regolamento comunale per ostacolare la concorrenza imprenditoriale.
    Questa volta ci occupiamo di due lotti assegnati originariamente alla società Il Segno,poi revocati dal Comune di Eboli, ma con un ricorso al Tar Salerno pendente presentato dalla stessa società originariamente assegnataria.
    I giudici amministrativi dovranno decidere se la revoca è stata legittima oppure no.
    Nel mentre accade l’inverosimile e cioè che quelle aree sono state assegnate direttamente,senza espletamento di una gara pubblica,alla società Motta.
    Facile intuire che tale scelta potrebbe comportare ulteriori contenziosi per l’Ente.
    Ci chiediamo e attendiamo la risposta dal primo cittadino:
    1)perché non avete atteso l’esito del giudizio amministrativo pendente?

    2)se l’Ente soccombe,quei lotti come e a chi verranno affidati?

    3) chi pagherà i danni di eventuali sentenze sfavorevoli?

    4)perché non è stata svolta una regolare gara ad evidenza pubblica per garantire trasparenza ma soprattutto concorrenza imprenditoriale,visto che potenzialmente chiunque avrebbe potuto avere interesse al possibile acquisto?

    Queste domande verranno trattate nella prossima interrogazione comunale che presenteremo domani.
    Allo stesso tempo riteniamo che non ci siano margini di ascolto ed invieremo tutta la documentazione alle Autorità competenti per gli accertamenti di rito.

     

  • Progetto Benessere Giovani:Eboli ancora a secco di fondi. Si collezionano figuracce.

    Sembra di stare su “Scherzi a parte”, invece, con documenti alla mano il Sindaco e la sua “band” stanno vivendo una sorta di perfetto incubo.
    Questa volta a farne le spese sono i giovani ebolitani.
    Infatti, con burc del 03/07/2017 la Regione Campania ha pubblicato l’elenco degli Enti ammessi al finanziamento e quelli esclusi.
    L’Ente sovracomunale aveva promosso la linea di intervento “Organizziamoci” che mira a sensibilizzare ed accompagnare i giovani dai 16 ai 35 anni alla cultura d’impresa, alla loro autonomia e all’acquisizione di esperienze e competenze utili a favorire la loro crescita personale, la cittadinanza attiva e la conoscenza dei territori e a dare spazio alle loro propensioni artistiche e creative.
    L’Avviso era rivolto a partenariati tra soggetti pubblici, associazioni giovanili, altri soggetti senza scopo di lucro e imprese per lo svolgimento di laboratori rivolti ai giovani attraverso l’utilizzo di spazi pubblici multifunzionali messi stabilmente a disposizione dei giovani.
    Il finanziamento complessivo ammonta a € 10.000.000 a valere sul POR Campania FSE 2014 – 2020.
    Capofila del partenariato sono i Comuni, in forma singola o associata, che hanno nella propria disponibilità uno spazio destinato ad attività polivalenti giovanili. Il partenariato doveva prevedere la partecipazione di almeno un’associazione giovanile.
    Il risultato della gestione Cariello-Busillo è eloquente: punteggio 66/100 e Eboli esclusa, senza dimenticare le polemiche legate al mancato confronto con il Forum della Gioventù locale.
    Basti pensare che la vicina Battipaglia ha ottenuto € 150.000, senza dimenticare comuni molto più piccoli che hanno avuto il via libera regionale ( Oliveto Citra, Olevano sul Tusciano, Contursi Terme).
    Ma, dopo questa ennesima bocciatura, c’è da riflettere su un dato politico devastante: Cariello ha tradito il mandato elettorale voltando le spalle al popolo di centro destra che lo ha eletto, trasmigrando con De Luca e candidandosi con Canfora alla Provincia, a guida PD.
    L’obiettivo era quello di ottenere non solo maggiori risorse finanziarie, in nome della “filiera istituzionale”, ma anche un deciso placet in vista di altre scadenze elettorali.
    Ad oggi, nonostante abbia fatto sprofondare la Città in un degrado socio-economico, i risultati parlano chiaro: 0,00€ ottenuti da finanziamenti regionali e/o comunitari.
    Cosa dovremmo pensare, rivolgendo la mente al passato, dell’allora sindaco Melchionda che, coerentemente con le sue idee politiche, non ha mai abbandonato il proprio partito di elezione?
    Dati alla mano, con Stefano Caldoro Presidente ( giunta di centro destra), Eboli è stata attenzionata dal 2010 al 2014 con circa 15.500.000 € di opere pubbliche, frutto di progetti finanziati dalla Regione e che adesso stanno consentendo di aprire numerosi cantieri nei quartieri.
    E allora non resta che prendere atto dell’improvvisazione con cui si sta amministrando la nostra Città e riunire le forze d’opposizione per liberarla da un malgoverno dedito ai tagli di nastro anzichè interessarsi delle problematiche reali.