De Iesu smaschera l’inadeguata gestione della macchina amministrativa targata Di Benedetto
Per un attimo sembrava di ritornare indietro con le lancette dell’orologio a circa 3 anni fa, quando in un infuocato consiglio comunale sul bilancio e conto consuntivo la nostra opposizione metteva nero su bianco i danni prodotti dall’allora vice sindaco Di Benedetto.
Era proprio lui, in qualità di Vice Sindaco, a difendere strenuamente l’operato dell’amministrazione comunale Cariello, sotto il profilo contabile e amministrativo.
Ma non finisce qui.
La farsa è continuata per anni ed è culminata addirittura pochi mesi fa, quando con una nota stampa, ripresa dagli ultimi seguaci rimasti, ha magnificato il proprio operato, dimenticando alcuni problemi pendenti.
Oggi, dopo la conferenza stampa del Dott. De Iesu, appare chiaro che la realtà dei fatti sia totalmente diversa da quanto raccontato.
Infatti, il Commissario straordinario dopo soli sei mesi ha evidenziato “ alcuni punti critici, frutto di una inadeguata capacità di gestire la macchina comunale” che lasciano letteralmente basiti e con l’amaro in bocca:
1) Una montagna di debiti fuori bilancio: l’ultimo regalo dell’ex amministrazione.
Nel bilancio 2021, dopo l’arresto dell’ex sindaco, il Commissario si è visto costretto a fronteggiare un’emergenza: riconoscere circa € 1.500.000 di debiti fuori bilancio.
Di questa somma, circa € 817.000 comprensivi di interessi, derivano da un contenzioso vinto dalla ditta Ladurner che gestisce il sito di compostaggio.
E su questa vicenda, occorre meditare molto circa la scellerata gestione posta in essere dagli ex amministratori comunali.
Questi soldi, infatti, dovranno essere sborsati dal Comune e pagati dagli ebolitani sotto forma di tasse comunali!
2) La carenza di risorse umane, che comprime la capacità organizzativa del Comune.
Ma vi ricordate gli annunci in termini di assunzioni praticamente in tutti i settori?
Ebbene, quegli annunci sono rimasti solo sulla carta mentre i numeri attuali delle risorse umane restano sotto soglia tale da garantire servizi celeri ai cittadini.
3) Cimitero di Eboli: bocciata la frammentazione degli appalti
Lo abbiamo detto a più riprese e nel corso degli ultimi cinque anni.
Le ombre che si addensavano sul cimitero, a causa di una pessima gestione, sono state confermate dalla recente inchiesta della Procura di Salerno e dal Commissario.
La manutenzione dei loculi, l’omologo servizio del verde e la gestione delle lampade votive, da ora in poi, avranno un unico riferimento grazie all’accorpamento dei servizi e ad un appalto unico che garantirà maggiore trasparenza e legalità.
4) Stazione unica appaltante: addio alla CUC Sele Picentini
Come dimenticare le nostre barricate in consiglio comunale su un tema che forse non appassiona i cittadini ma che è fondamentale nell’ottica di dare impulso agli appalti pubblici.
La Centrale unica di committenza, con capofila il Comune di Bellizzi, ad oggi non ha dato garanzie in termini di celerità amministrativa e trasparenza degli atti, risultando il servizio costoso e poco efficiente.
Da adesso in avanti le spese gestionali saranno pari solo a 8000 euro annui e l’adesione alla centrale unica di committenza della Valle dell’Irno ci soddisfa.
5) Manutenzione del verde cittadino: l’erba alta e le responsabilità politiche.
De Iesu è stato chiaro: l’appalto per la manutenzione del verde urbano e lo sfalcio delle erbacce è stato affidato regolarmente nel 2019 ma nessuno sa perché il contratto non è stato sottoscritto, nel mentre si è proceduto ad affidamenti diretti con lotti frazionati e a settembre 2020 si sono svolte le elezioni comunali.
Un filo diretto o semplice coincidenza?
Non è dato saperlo, intanto abbiamo avuto disagi fortissimi legati all’erba alta in centro come nelle periferie.
Occorre proseguire sulla strada della pianificazione e puntare ad un decoro maggiore.
Questi e non solo, rappresentano i risultati di cinque anni fallimentari che hanno devastato l’immagine e la credibilità della nostra amata Eboli.
L’inadeguata gestione della macchina amministrativa targata Cariello e Di Benedetto non è passata inosservata e bene ha fatto il Commissario straordinario a dettagliarne gli aspetti per informare i cittadini che, nel segreto dell’urna, volteranno definitivamente pagina.
Eboli riparte:subito un tavolo di confronto con imprenditori commerciali e balneatori.
In vista della “fase 2” riteniamo necessario e indifferibile avviare un tavolo di confronto con rappresentanti delle attività commerciali, balneatori, artigiani locali , Unimpresa, Acai, Confesercenti e Distretto Turistico Sele-Picentini.
Non tutte gli esercizi di vicinato riapriranno le saracinesche e questo rappresenta un elemento di grave preoccupazione da cui partire.
Tale concertazione si pone come ineludibile a causa delle ricadute economiche che già si sono avute in questi due mesi e che, purtroppo, dovranno mitigarsi per i prossimi.
Inevitabilmente occorrono regole chiare da concordare insieme agli imprenditori, al fine di offrire ai cittadini elementi di chiarezza da un lato e sicurezza dall’altro.
Non vogliamo vedere decisioni unilaterali frutto di qualche collaboratore del Sindaco, ma una serie di iniziative tese a raccogliere suggerimenti, proposte e idee per ripartire in ordine.
Non vogliamo vedere momenti di confusione tra i commercianti, ma pretendiamo che le Istituzioni diano indicazioni precise e dettagliate su come riavviare il cuore pulsante della nostra economia locale.
In attesa di decisioni regionali prossime, vi è l’urgenza di programmare sgravi fiscali che il nostro Comune può tranquillamente adottare con variazioni urgenti di bilancio, quali ad esempio la cancellazione della TOSAP.
In questi casi, con il coinvolgimento delle forze consiliari di opposizione, tali misure vedrebbero celere approvazione in Consiglio comunale, rilanciando un messaggio di vicinanza concreta alla filiera commerciale in Città ed evitando ricadute negative sul già drammatico dato occupazionale.”
Eboli, 21/04/2020
Sostegno alle attività commerciali ebolitane
La crisi provocata dalla diffusione del corona virus sta provocando gravissime ripercussioni economiche alle attività commerciali presenti nella nostra Città.
Per questo, stamani abbiamo indirizzato al Presidente del Consiglio comunale e al Sindaco di Eboli una richiesta per l’adozione di “PROVVEDIMENTI URGENTI IN FAVORE DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI DI EBOLI”.
Dovranno essere presi tutti gli opportuni provvedimenti, ivi compresa la convocazione ad horas un consiglio
comunale in seduta straordinaria ed urgente, al fine di determinare forme di agevolazione-esenzione in materia di tributi locali a favore di tutte le attività commerciali presenti sul territorio.
I provvedimenti richiesti si ritengono indispensabili a causa degli effetti negativi sulla economia locale determinati dalle norme restrittive contenute nelle Ordinanze volte alla propagazione delle infezioni da coronavirus.
Tali forme di esenzione-agevolazione in materia di tributi locali incentiverebbero la applicazione rigorosa delle regole emanate sul distanziamento sociale che, se applicate correttamente, sono in grado di fornire un grande contributo al contenimento della propagazione del contagi.
Eboli, 11/03/2020
La scarsa lucidità di Cariello, oramai è un dato di fatto, alla prese con una questione morale che sta degradando l’immagine di Eboli.
Come incontrovertibili sono i dati sulla raccolta differenziata in città: 60 mesi di proroghe del contratto ed un ulteriore esborso per le casse comunali pari ad € 22.000.000.
La storia è stata cristallizzata dal grande lavoro della Commissione Controllo e Garanzia condotta dal collega Antonio Petrone:l’esigenza concreta del Comune di Eboli era ed è quella di procedere comunque ad un nuovo affidamento per le seguenti ragioni:
1) il piano di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all’art.243 bis del TUEL,
adottato con delibera di Consiglio Comunale n.6 del 1.02.2013 e integrato con
successiva delibera n.41 del 8.07.2013, ha posto rigidi vincoli di bilancio che
impongono una razionalizzazione e riduzione della spesa corrente, anche per il
servizio di che trattasi;
2) va rivisto un rapporto contrattuale definito dalla giunta cariello “troppo oneroso” basato su un progetto di organizzazione del servizio non più attuale con nuove esigenze del territorio rispetto a dodici anni fa.
D’altronde che i rifiuti non potessero rimanere per strada lo sanno tutti, ma rientrava nei compiti delle opposizioni quello di verificare il perchè la politica abbia ritardato l’operato degli uffici.
Dopo ben diciassette mesi dal suo insediamento l’Amministrazione comunale, con deliberazione di giunta n.435 del 14/12/2016 ha approvato il progetto di affidamento del servizio relativo a “Piano di gestione integrata dei rifiuti prodotti sul territorio comunale”, redatto dal Servizio Ambiente dell’Area P.O. Urbanistica Edilizia Ambiente del Comune di Eboli.
A più riprese è stato chiesto al Sindaco la motivazione di questi ritardi ma nessuna risposta è giunta.
Ciò nonostante,nella relazione allegata, è emerso che siano state troppe le lungaggini che hanno condotto gli uffici a bandire la prima gara poi annullata a seguito del parere ANAC e la seconda ancora in corso di svolgimento.
A supporto degli ebolitani che pagano una delle TARI più alte della Provincia di Salerno a causa della cattiva gestione della macchina amministrativa, è stato dato input per il tramite dell’organismo di controllo.
Tanto è vero che sino alla data del 30 maggio 2019 della seconda gara non avevamo alcuna notizia, salvo qualche annuncio sulla stampa.
Dopo le necessarie verifiche l’Anac, giustamente, ha preso atto che l’iter è in corso.
A quando arriveremo all’aggiudicazione definitiva, visto che in gara è rimasta una sola ditta?
Anzichè affannarsi ad annunciare vittorie di Pirro, Cariello dia risposte in merito ai quesiti che poniamo da anni.
Aumentano lo stipendio dei revisori dei conti. Sono senza vergogna”.
Il collegio dei revisori del nostro Ente è stato votato all’unanimità dei presenti nel consiglio comunale del 10 marzo 2018 e in quella sede sono stati stabiliti gli stipendi pari ad € 13.527 per il Presidente e 9.018,00 per gli altri due componenti, oltre il rimborso del prezzo della benzina o gasolio moltiplicato il numero di chilometri che separano la residenza del singolo professionista dalla Sede del Comune ( andata e ritorno), oltre il rimborso per il pedaggio autostradale, parcheggio e rimborso ticket in caso di utilizzo mezzi pubblici.
Proprio nello stesso consiglio comunale è stato il Vice Sindaco a chiedere un voto unanime dicendo: “ Abbiamo mantenuto il compenso previsto per i precedenti revisori del conto, nonostante la normativa abbia eliminato una limitazione e dato una possibilità di corrispondere anche degli importi maggiori, ma questo è doveroso viste le situazioni di difficoltà in cui ancora versa l’Ente e soprattutto verso chi ha operato in modo tanto professionale e competente negli ultimi 3 anni…
Invito tutti i consiglieri all’unanimità a votare la nomina dei tre estratti a sorte e il compenso da noi determinato.”
Tale nomina è fino al 2021, cioè scade tra due anni.
Oggi la situazione economica del nostro Ente non solo è invariata, poiché abbiamo aderito al piano di riequilibrio pluriennale finanziario fino al 2023 che comporta un aumento ai massimi di legge per le tariffe locali, ma è peggiorata a causa delle spese folli che ha messo in campo la maggioranza, tra cui 2 staffisti e un portavoce che costano oltre 144,000 euro dal 2016 al 2020.
Quindi chiedere di votare l’aumento dello stipendio dei revisori è una follia oltre che una presa in giro nei confronti dell’intero consiglio comunale.
Ma vi è di più.
Nella delibera di consiglio è stata richiamata la sentenza a sezioni Unite della Corte dei Conti n. 14/Sez. Aut/2019 del 28 maggio 2019 senza leggerla.
Infatti a pagina 13 della stessa c’è un passaggio importantissimo che metto a verbale “ Facendo applicazione di tali principi deve, dunque, escludersi che, in via generale, possa riconoscersi la facoltà per gli enti di un possibile adeguamento, in corso di rapporto, del compenso, che di norma, resta fissato nella misura deliberata in origine.
Né diverse indicazioni possono trarsi, a parere di questa Sezione, dalla lettura del decreto del 21 dicembre 2018”.
Capite allora che vi siete dati la zappa sui piedi, perché sono gli stessi giudici contabili che confermano la facoltà e non l’obbligo di aumentare lo stipendio in corso di esercizio, onde salvaguardare l’imparzialità dei revisori ed evitare anche un danno erariale perché la scelta di ritoccare verso l’alto gli stipendi spetterà alla prossima consiliatura.
L’esborso dell’Ente sarà di ulteriori 12.000 euro annui che si aggiungono alla spesa già prevista di 144.000 euro per tre anni e rappresenta un precedente tale che anche il prossimo collegio dei revisori potrà chiedere lo stesso trattamento.
Una scelta incomprensibile ma politica, perché, vale la pena chiarirlo, l’Ente ha la facoltà e non l’obbligo di fare un’operazione del genere.
Questo schiaffo ai disoccupati e alle famiglie disagiate in Città porterà i nomi e cognomi di Cariello e i suoi consiglieri comunali di maggioranza, mentre noi ci siamo fermamente opposti.
Gli ebolitani ringrazieranno: Cariello,Vecchio,Corsetto,Piegari,Cennamo,Marchesano,Presutto,Naponiello,Altieri,Bonavoglia,Grasso,LaBrocca,Rosamilia,Merola,Sgritta.”
Eboli, 26/11/2019
Avv. Damiano Cardiello
Capogruppo FI
Raccolta differenziata: tra ritardi gravissimi e costi esorbitanti a pagare sono i cittadini. Cariello si dimetta.
Dal 1 gennaio 2015 è scaduto il contratto con la ditta affidataria del servizio di raccolta dei rifiuti sul nostro territorio.
Ebbene, nonostante gli sforzi dell’allora Commissario straordinario Dott.ssa Filippi, l’amministrazione Cariello non appena insediata decise di modificare gli indirizzi della gara oramai pronta e definita dalla Stazione Unica Appaltante.
Doveva essere una corsa contro il tempo e invece si è rivelata una lenta prosecuzione del servizio in proroga, con alle spalle un caos tecnico mostruoso.
Ritardi gravissimi che hanno prodotto un unico risultato: costi esorbitanti a carico degli ebolitani.
Infatti, dopo oltre due anni l’ufficio Ambiente ha avuto gli indirizzi politici per redigere il bando!
Una cosa raccapricciante, visto che la politica dovrebbe evitare invasioni di campo tecnico e chiedere piuttosto celerità al fine di risparmiare risorse.
La gara si svolge regolarmente e viene anche disposta l’aggiudicazione ma arriva un parere ANAC, non vincolante, che diventa motivo di annullamento in autotutela.
La ditta aggiudicataria, va ripetuto che opera in regime di proroga, propone ricorso al TAR con rinuncia alla richiesta di sospensiva cautelare e udienza di merito fissata per aprile 2019.
Come finanche riportato dalla stampa locale, il tema rifiuti “scotta” e si capisce il perchè: dalla data di scadenza del contratto il Comune di Eboli, anzichè accelerare e bandire il servizio con costi notevolmente ridotti rispetto al passato, tra “nuovi indirizzi politici” e appalto annullato, ha sborsato oltre 17.500.000 euro di proroghe e nessuna nuova gara si intravede all’orizzonte.
Per non parlare della gestione dell’isola ecologica il cui contratto è anch’esso scaduto e anche in questo caso si sta operando in regime di proroga.
I cosi sono assai gravosi per le casse comunali: oltre 250.000 euro dal gennaio 2015 ad oggi, senza che nessuna gara è stata mai esperita per l’affidamento della stessa, nonostante siano trascorsi quasi quattro anni.
Non è affatto in discussione la professionalità della ditta operante, come qualcuno vorrebbe far emergere perchè l’imprenditore fa il suo lavoro, ma è impensabile che a pagare questa inerzia della Pubblica Amministrazione siano i cittadini, con una tariffa TARI tra le più alte della Provincia di Salerno.
Bisogna fare presto e svolgere il nuovo appalto pubblico, azichè erogare 366.000 euro al mese per un servizio in proroga!
Cariello e la sua compagine, se hanno a cuore le sorti di Eboli, procedano ad indicare all’ufficio Ambiente la priorità in assoluto: la nuova raccolta differenziata ad Eboli.
Ogni giorno di ulteriore silenzio sarà uno stimolo per le opposizioni consiliari unite nel chiedere un consiglio comunale monotematico su appalti e affidamenti diretti, anche se c’è da constatare che la conferenza dei capigruppo è risultata deserta per assenza della maggioranza.
Questa mossa disperata e maldestra allo stesso tempo, fa riflettere sulla incapacità amministrativa e la totale inadeguatezza di questi Signori che non mollano la poltrona, nonostante il loro tramonto sia vicino.
Siamo in campo e resteremo sempre al fianco degli ebolitani che chiedono una svolta politica in questa Città.
Forza Italia: cartelle pazze agli ebolitani. La Soget e Cariello vessano fiscalmente gli ebolitani.
Il gruppo dirigente locale azzurro interviene dopo decine di segnalazioni degli ultimi giorni.
“ Non sono bastate le batoste a firma del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, né le indagini in corso da parte delle Procure di mezza Italia.
La società di riscossione dei tributi e finanche l’ufficio Tributi, con il beneplacito dell’amministrazione Cariello, hanno fatto recapitare centinaia di cartelle pazze agli ebolitani.
Un’amara sorpresa dal ritorno delle vacanze estive.
Si registrano disagi e lamentele soprattutto da parte degli onesti contribuenti, costretti a rispedire al mittente gli accertamenti perché, in gran parte, gli stessi hanno già regolarmente versato il dovuto.
Non si comprendono i motivi di queste vessazioni fiscali, ma la foga fiscale della società di Pescara e la voglia di batter cassa da parte dell’amministrazione Cariello sta facendo infuriare i più pazienti cittadini.
Sono proprio questi ultimi ad esser costretti a presentare, previo file estenuanti, le ricevute di pagamento presso gli uffici comunali per richiedere l’annullamento degli atti ricevuti.
Ma i problemi non finiscono qui.
Emblematico il caso di decine di famiglie che non hanno voluto, giustamente aggiungiamo noi, aprire le porte agli addetti Soget.
Per questi motivi si sono visti aumentare di alcuni metri quadri i propri immobili, con ricadute sugli importi da versare nel caso della tassa sui rifiuti (Tari).
Si badi bene che non è stato mai tenuto conto delle planimetrie catastali né del lavoro fatto anni addietro dall’allora società Custer.
E come dimenticare le cartelle aventi ad oggetto Imu e Tasi per annualità pregresse, rispedite nuovamente con l’aggiunta di mora e sanzioni a chi ha già versato il dovuto o addirittura inviato a chi l’immobile lo ha ceduto nel 2014 con tanto di rogito depositato agli sportelli comunali.
insomma una vera e proprio tentativo di far ripetere i pagamenti, con la modalità di “pesca fiscale a strascico” e senza alcuna distinzione tra evasori e onesti contribuenti.
Invitiamo l’armata brancaleone che governa il Municipio a monitorare queste continue vessazioni e a porre in essere tutti gli strumenti utili per bloccare questi maldestri tentativi di prelievo fiscale.
Forza Italia non resterà a guardare e continuerà ad opporsi a questi signori.
Contestualmente resterà a totale disposizione gratuita lo studio legale Cardiello per offrire assistenza ai malcapitati cittadini.
In vista della scadenza contrattuale, infine, riteniamo fondamentale evitare proroghe alla Soget ed avviare sin da subito le procedure per aggiudicare il servizio previo esperimento di una trasparente nonché regolare gara ad evidenza pubblica.”
Eboli, 06/09/2018
Avv. Damiano Cardiello Nicola Rosamilia Fabio Percopo
Capogruppo FI Coordinatore FI Gruppo Giovanile FI
Entro settembre addio Soget. E niente proroghe!
Il capogruppo azzurro illustra alcune vicissitudini in altre realtà locali per chiedere la risoluzione contrattuale all’amministrazione Cariello.
“Negli ultimi tempi la Soget, ditta aggiudicataria del servizio di riscossione tributi del nostro Comune, è incorsa in importanti esclusioni da gare d’appalto pubbliche.
Tali situazioni devono assolutamente essere valutate dagli organismi interni del Municipio, onde salvaguardare il principio di imparzialità della Pubblica amministrazione, nel rispetto dei dettami del D.Lgs 50/2016 ( Nuovo codice appalti).
In particolare si menzionano, come certificato dagli Enti citati, le seguenti contestazioni:
1) Comune di Salerno: iscrizione dell’ 11-10-2017 sul casellario informativo Anac per errata esecuzione degli obblighi contrattuali con penali pari ad euro 88.000 (art. 80 comma 5 lett. c);
2) Comune di San Vitaliano: inadempimento contrattuale ed applicazione penale di euro 3.000 con deliberazione di G.M. n 64 del 24/05/2017 (Art. 80 comma 5 lett. c)
3) Esclusione dalla gara di Torre Annunziata per dichiarazioni non veritiere (art. 80 comma 5 lett. c – f bis – f ter) (Allegato)
4) Esclusione dalla gara di Bari per dichiarazioni irregolari (art. 80 comma 5 lett. c – f bis – f ter). (Allegato).
Si rammenta che la sentenza del Consiglio di Stato 5/2015, peraltro perno centrale delle linee guida ANAC in merito, esplicita con chiarezza che appare necessario che i requisiti richiesti in capo all’esecutore dei contratti per la partecipazione permangano per l’intera durata del contratto.
In particolare la citata sentenza dispone che “nelle gare di appalto per l’aggiudicazione dei Contratti Pubblici, i requisiti generali e speciali devono essere posseduti dai candidati non solo alla data di scadenza del termine per la presentazione delle richieste di partecipazione alle procedure di affidamento, ma anche per tutta la durata delle procedure stesse fino all’aggiudicazione definitiva ed alla stipula del contratto, nonché per tutto il periodo di esecuzione dello stesso, senza soluzione di continuità“.
La discrezionalità con la quale la stazione appaltante può infatti valutare l’impatto che gli errori commessi possono avere sul contratto in essere, se ben esprime un concetto di graduazione ed esclude un inopportuno automatismo, non deve trasformarsi in una “mancata valorizzazione” dei fatti conosciuti o facilmente conoscibili.
Nel mentre la Soget sembrerebbe non avere più i requisiti e viene esclusa dalle gare in altri Enti, l’amministrazione Cariello starebbe valutando un’ipotesi di proroga contrattuale vista l’imminente scadenza (settembre 2018).
Forza Italia, da sempre vicina ai contribuenti e in sinergia con l’omologo gruppo consiliare salernitano guidato dal collega Roberto Celano, chiede un immediato riscontro alla nota avente ad oggetto le esclusioni di cui sopra per risolvere il contratto immediatamente.
Il “braccio armato”, utilizzato da Cariello per far cassa e acquisire risorse finanziarie per organizzare feste di piazza e tagli di nastro ha le ore contate.
L’Amministrazione comunale, il Segretario comunale in qualità di Organo Anticorruzione e il Responsabile del Settore Finanziario, non possono far finta di nulla innanzi tale documentazione e devono nell’immediato intervenire.
C’è la necessità di prendere atto della perdita dei requisiti in capo alla Soget e di rescindere il rapporto giuridico in essere.
Eboli, 28 maggio 2018
Il Capogruppo
Avv. Damiano Cardiello
In 24 mesi assunti 3 esterni, tra cui un portavoce. Pensano di stare alla Casa Bianca.
“Non si ferma lo spreco di denaro pubblico messo in atto dal Sindaco di Eboli.
Dopo la nomina di ben due staffisti, retribuiti con 14.000 euro lordi annui sino alla fine della legislatura ( totale per entrambi pari a 100.000 euro lordi), ecco che spunta l’ennesimo atto autoritario ( in allegato).
Se per i due collaboratori esterni, almeno per apparenza, era stato indetto un avviso pubblico per raccogliere le domande, questa volta la scelta è stata fatta con affidamento diretto senza consultare nessuno. Neanche i tanti laureati disoccupati che attendono da anni provvedimenti di rilancio dell’occupazione.
Avere un #portavoce per la comunicazione istituzionale è un’offesa ulteriore ai 170 dipendenti comunali che, con grande professionalità, fanno da sempre il loro lavoro e ben potrebbero intrattenere i servizi richiesti, ad esempio “rapporti con la stampa”, “preparare testi base per gli interventi del Sindaco in occasioni di cerimonie o manifestazioni” (AVETE LETTO BENE!!!), “aggionare il sito istituzionale del Comune” ecc…
L’esborso di ulteriori 10.000 euro per questa inutile spesa, inoltre, costituisce un arrogante ed irresponsabile modo di gestire la macchina comunale, visto che il nostro Ente è e resterà indebitato sino al 2023 per ripianare i debiti prodotti da pessimi amministratori come Cariello.
Inoltre, nella delibera di giunta che autorizza la prima assunzione non vi è alcuna menzione delle prossime due, nè è stata condotta un’indagine interna per verificare la disponibilità dei dipendenti comunali.
I cittadini hanno il diritto ad essere informati, oltre che quello sacrosanto di continuare ad indignarsi per decisioni che generano esclusivamente impopolarità e malcontento.
La cosa ancora più grottesca, che mina ulteriormente la credibilità di questa maggioranza, sono le frasi usate nel 2013 contro la decisione di Melchionda avente ad oggetto proprio l’assunzione di un collaboratore staff sindaco.
Allora i consiglieri comunali di minoranza Cariello, Lenza e Vecchio, lanciavano strali di veleno sulla questione, chiedendone il ritiro immediato.
Ecco alcuni stralci del verbale di consiglio comunale del 21 e 26 marzo 2013.
Massimo Cariello: ” …Come se fossimo noi coloro che danno un incarico di 22 mila euro a 2 membri dello staff del Sindaco, mentre non si trovano i soldi. Facciamo demagogia? Facciamo populismo? Ma è la verità. Se è la verità dire che avete aumentato al massimo le tasse, e contemporaneamente date uno schiaffo a questa città. Neanche il tatto politico e istituzionale di non fare l’atto in questo momento, dove da due mesi ci sono 30 lavoratori che stanno occupando in modo pacifico il Comune di Eboli, e stanno occupando in modo propositivo, voi fate un atto di delibera di Giunta, dove spendete 22 mila euro per un incarico di staff del Sindaco. È fuori luogo.”
Lazzaro Lenza: ” Desta ancora in me rammarico e stupore la decisione presa da questa Amministrazione di destinare una somma significativa per assumere una persona da destinare a compiti che io ritengo non emergenziali…..
Credo che questa decisione assume l’aspetto di un vero e proprio schiaffo alla difficoltà dei tanti cittadini che non solo hanno la difficoltà di sbarcare il lunario, ma temo che abbiamo difficoltà anche ad apparecchiare la tavola…
Fausto Vecchio: ” ….Io ritengo che quella delibera sia uno schiaffo alla miseria, ai cittadini, a questi lavoratori che stanno protestando. Ditemi che sono populista, ditemi quello che volete. Questa è la mia opinione! E non ritengo di aver mai fatto populismo in questo Consiglio Comunale; ritengo di essere stato uno dei più responsabili lì dove c’è stata la prova della necessità di una responsabilizzazione di questa opposizione. Pertanto, siccome la politica è fatta di segnali, il primo segnale che deve fare questa Amministrazione, la quale dovrebbe recepire il dibattito politico, e non far finta di nulla, dovrebbe spiegare l’Amministrazione a che cosa serve e perché è indispensabile questo staff. La prima cosa che io chiedo all’Amministrazione è di rinunciare a quella delibera, prima di ogni altra cosa.”
Probabilmente sedere sulla poltrona fa cambiare idea e così in 24 mesi ne hanno assunti ben tre!
Quando terminerà l’ora della ricreazione?
Nell’attesa che qualcuno batta un colpo, scriveremo alla Corte dei Conti per tentare di stoppare questa vergogna.”
DUP bocciato e consiglio revocato: la Giunta dei selfie rimandata.
In particolare balzano agli occhi di chi legge: 1) I Controlli Interni dell’Ente non risultano approvati ma restano sulla carta;2) sulla gestione del Patrimonio, ancora una volta nonostante il richiamo già avuto in sede di bilancio 2016, non sono stati applicati i principi di contabilità economica; 3) non si vedono all’orizzonte due gare pubbliche fondamentali per i conti: quella dei rifiuti e dei parcheggi,come viene riportato quotidianamente dalla stampa locale; 4) numeri discordanti per quanto concerne il debito residuo e il Piano Triennale delle Opere Pubbliche ( vorremmo sapere se i progetti non finanziati dalla Regione Campania sono stati inseriti o meno);5) non vengono riportati dati finanziari su proventi dell’ente e relative tariffe; 6) le Entrate 2018 e 2019 risultano identiche, alla faccia del grande lavoro operato dalla Giunta!; 7) nessun riferimento specifico alla razionalizzazione della spesa; 8) piano di alienazione e fabbisogno identici a quelli 2015-2016.