De Iesu smaschera l’inadeguata gestione della macchina amministrativa targata Di Benedetto
Per un attimo sembrava di ritornare indietro con le lancette dell’orologio a circa 3 anni fa, quando in un infuocato consiglio comunale sul bilancio e conto consuntivo la nostra opposizione metteva nero su bianco i danni prodotti dall’allora vice sindaco Di Benedetto.
Era proprio lui, in qualità di Vice Sindaco, a difendere strenuamente l’operato dell’amministrazione comunale Cariello, sotto il profilo contabile e amministrativo.
Ma non finisce qui.
La farsa è continuata per anni ed è culminata addirittura pochi mesi fa, quando con una nota stampa, ripresa dagli ultimi seguaci rimasti, ha magnificato il proprio operato, dimenticando alcuni problemi pendenti.
Oggi, dopo la conferenza stampa del Dott. De Iesu, appare chiaro che la realtà dei fatti sia totalmente diversa da quanto raccontato.
Infatti, il Commissario straordinario dopo soli sei mesi ha evidenziato “ alcuni punti critici, frutto di una inadeguata capacità di gestire la macchina comunale” che lasciano letteralmente basiti e con l’amaro in bocca:
1) Una montagna di debiti fuori bilancio: l’ultimo regalo dell’ex amministrazione.
Nel bilancio 2021, dopo l’arresto dell’ex sindaco, il Commissario si è visto costretto a fronteggiare un’emergenza: riconoscere circa € 1.500.000 di debiti fuori bilancio.
Di questa somma, circa € 817.000 comprensivi di interessi, derivano da un contenzioso vinto dalla ditta Ladurner che gestisce il sito di compostaggio.
E su questa vicenda, occorre meditare molto circa la scellerata gestione posta in essere dagli ex amministratori comunali.
Questi soldi, infatti, dovranno essere sborsati dal Comune e pagati dagli ebolitani sotto forma di tasse comunali!
2) La carenza di risorse umane, che comprime la capacità organizzativa del Comune.
Ma vi ricordate gli annunci in termini di assunzioni praticamente in tutti i settori?
Ebbene, quegli annunci sono rimasti solo sulla carta mentre i numeri attuali delle risorse umane restano sotto soglia tale da garantire servizi celeri ai cittadini.
3) Cimitero di Eboli: bocciata la frammentazione degli appalti
Lo abbiamo detto a più riprese e nel corso degli ultimi cinque anni.
Le ombre che si addensavano sul cimitero, a causa di una pessima gestione, sono state confermate dalla recente inchiesta della Procura di Salerno e dal Commissario.
La manutenzione dei loculi, l’omologo servizio del verde e la gestione delle lampade votive, da ora in poi, avranno un unico riferimento grazie all’accorpamento dei servizi e ad un appalto unico che garantirà maggiore trasparenza e legalità.
4) Stazione unica appaltante: addio alla CUC Sele Picentini
Come dimenticare le nostre barricate in consiglio comunale su un tema che forse non appassiona i cittadini ma che è fondamentale nell’ottica di dare impulso agli appalti pubblici.
La Centrale unica di committenza, con capofila il Comune di Bellizzi, ad oggi non ha dato garanzie in termini di celerità amministrativa e trasparenza degli atti, risultando il servizio costoso e poco efficiente.
Da adesso in avanti le spese gestionali saranno pari solo a 8000 euro annui e l’adesione alla centrale unica di committenza della Valle dell’Irno ci soddisfa.
5) Manutenzione del verde cittadino: l’erba alta e le responsabilità politiche.
De Iesu è stato chiaro: l’appalto per la manutenzione del verde urbano e lo sfalcio delle erbacce è stato affidato regolarmente nel 2019 ma nessuno sa perché il contratto non è stato sottoscritto, nel mentre si è proceduto ad affidamenti diretti con lotti frazionati e a settembre 2020 si sono svolte le elezioni comunali.
Un filo diretto o semplice coincidenza?
Non è dato saperlo, intanto abbiamo avuto disagi fortissimi legati all’erba alta in centro come nelle periferie.
Occorre proseguire sulla strada della pianificazione e puntare ad un decoro maggiore.
Questi e non solo, rappresentano i risultati di cinque anni fallimentari che hanno devastato l’immagine e la credibilità della nostra amata Eboli.
L’inadeguata gestione della macchina amministrativa targata Cariello e Di Benedetto non è passata inosservata e bene ha fatto il Commissario straordinario a dettagliarne gli aspetti per informare i cittadini che, nel segreto dell’urna, volteranno definitivamente pagina.
Festività di San Vito e ritorno alle tradizioni: appello al Commissario De Iesu
Eboli vive un momento buio e di generale insoddisfazione pubblica, ma può rialzarsi con poche e semplici mosse.
Abbiamo la prima occasione pubblica, dopo tutte le restrizioni e il lockdown generalizzato.
La festività del Santo Patrono di Eboli, assai sentita sotto il profilo religioso, e solennità di indiscussa appartenenza cittadina, va valorizzata come si deve, nel rispetto delle norme anti covid.
Per questo ci sentiamo in dovere di formalizzare alcune proposte operative per rendere il 15 giugno 2021, un giorno dove le tradizioni e l’appartenenza trovano spazio e accompagnano la ripresa delle attività commerciali, duramente colpite durante la pandemia:
- Benedizione dei cani.
Un rito, antichissimo, legato al culto di San Vito, patrono di Eboli e protettore dei cani da svolgersi lunedì 14 giugno, in Piazza della Repubblica. - Posizionamento delle bancarelle in Piazza della Repubblica.
Tale proposta prende spunto dalla possibilità di riportare entusiasmo per i più piccoli e coinvolgimento delle famiglie.
D’altronde vengono svolti regolarmente i mercati in diverse zone della Città e gli ebolitani si mostrano sensibili e disciplinati rispetto le regole vigenti in materia.
Il tutto con la predisposizione di ingressi e uscite in due varchi e con un minore numero di stalli tale da garantire presenza ma minor possibilità di assembramenti. - Chiusura al traffico di Viale Amendola e Via Ripa.
Dalle ore 16.00 alle ore 23.00 creare una zona pedonale ampia che coinvolga il cuore della Città, dando la possibilità a numerosi bar e ristoranti di poter somministrare piatti della tradizione e offrire momenti di svago musicale ai più giovani. - Sospensione del pagamento dei parcheggi in centro e negozi aperti fino alle 23.00.
D’intesa con le associazioni di categoria, tale provvedimento si rende necessario al fine di attirare numerosi cittadini delle zone limitrofe, invogliandole a spendere nei nostri negozi. - Controlli stringenti per garantire sicurezza in centro e nelle periferie.
Una assoluta urgenza per garantire serenità a visitatori e fedeli, da realizzare con pattugliamenti congiunti delle Forze dell’Ordine presenti sul territorio.
Con queste proposte siamo sicuri di dare impulso alle attività commerciali lungo le vie del centro e lanciare un segnale di ritrovata fiducia alle famiglie per un periodo di “normalità” che ci auguriamo definitivo.”
L’associazione megafono dei cittadini liberi.
Il comune di Eboli diventa terra proibita per la democrazia:
A causa di una impunità generalizzata, illegalità diffusa, prendiamo atto che mancano le condizioni di agibilità politica.
In questo contesto e con il relativo clima avvelenato venutosi a creare, c’è la consapevolezza che le persone perbene restino isolate.
Con i documenti ritirati e tutto pronto per la consegna, sono profondamente rammaricato nel dover comunicare che non concorrerò alle elezioni a sindaco di Eboli. Questo annuncio, inaspettato e improvviso arriva dopo cinque anni di incessante lavoro sul territorio, tra la gente e al servizio dei cittadini che hanno la legalità nel cuore.
Pochi giorni fa, insieme ai vertici della coalizione civica, ho dovuto constatare che non c’erano più le condizioni politiche e di agibilità per svolgere serenamente la campagna elettorale. Questa scelta nasce anche a seguito di alcune vicende che, di anno in anno, continuano a perdurare sul nostro territorio.
Basti pensare alle ombre della camorra, come citato dalla stampa locale, che sovrastano il Comune di Eboli per la gestione dei parcheggi, vicenda mai chiarita dalle Istituzioni sovracomunali (Prefettura in primis) nonostante nostre esplicite richieste.
Senza dimenticare, poi, le gravi minacce subite dal sottoscritto nel mese di luglio 2017 da un imprenditore locale che ha ricevuto affidamenti diretti e ha continuato ad aggiudicarsi bandi pubblici, nonostante tutto. Il motivo di questa acerrima ostilità erano le richieste di accesso agli atti fatte per dovere di trasparenza ma che davano fastidio, andavano a mettere le mani dove non dovevano. Quell’episodio, ad oggi, resta impunito e il fascicolo ancora pendente.
Vien da chiedersi se Eboli sia un’isola felice dove regnano sviluppo e legalità, oppure sia stata cancellata d’un tratto dalla geografia giudiziaria e questo lo dico senza avere alcun interesse politico, come qualcuno vorrebbe far credere, ma con un unico intento: accertare se esista un “sistema” che soffoca l’ordinario svolgimento amministrativo e politico in Città.
E questo andava chiarito dalle Autorità preposte ben prima delle elezioni comunali, onde salvaguardare da un lato la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni, scomparsa di fatto e relegata a mero principio astratto, e dall’altro il regolare svolgimento delle elezioni amministrative.
Vicende che sommate alle continue notizie riportate settimanalmente dai quotidiani locali, rendono queste elezioni, non un alto momento politico, ma una farsa degna del peggiore sceneggiatore.
Anche alla luce di questa consapevolezza, ascoltati cittadini e candidati, ho ritenuto doveroso fare un passo indietro.
Questa decisione la prendo con piena consapevolezza, anche in virtù di quanto abbiamo costruito in questi cinque anni di battaglie, con oltre 200 tra interrogazioni comunali, mozioni ed emendamenti presentati in consiglio comunale.
Per questo, mi corre l’obbligo di ringraziare chi mi è stato vicino e continuerà a farlo senza alcun tentennamento, tra cui il collega Fido Santo Venerando e tutti gli amici/simpatizzanti del nostro movimento politico.
Un lavoro che non solo non andrà perso, ma che intendo proseguire concretamente, seppure in altre forme, per il rilancio del territorio e di tutti i cittadini perbene di Eboli.
Eboli,22/08/2020