• Una proposta concreta per tutelare l’occupazione e rilanciare il commercio

    ” Domeniche senza auto per rilanciare il commercio nel centro cittadino”

    La situazione degli esercizi commerciali a Eboli è sotto gli occhi di tutti: basta farsi un giro sul viale amendola e notare come le saracinesche abbassate con il cartello fittasi siano vertiginosamente aumentate nell’arco degli ultimi 10 mesi. Il perchè non è dettato unicamente dalla solita parolina magica: CRISI ma anche dall’apertura di due strutture commerciali che di fatto hanno soffocato l’economia nel centro cittadino e nelle zone limitrofe.
    Era compito di un’amministrazione responsabile fornire una rete di protezione al fine di salvaguardare gli esercizi commerciali e di vendita al dettaglio dopo l’inaugurazione del centro Le Bolle e l’Outlet Cilento Village.
    Due strutture nate per soddisfare esigenze private ma che non hanno che prodotto una chiusura riflessa di altre strutture poste nel centro cittadino. Per non parlare dell’occupazione, tema oggi drammaticamente all’attenzione della città: ebbene, il 95% degli addetti è esterno. Gli ebolitani si contano sul palmo di una mano. Anche in questo caso sembra evidente che è stata data carta bianca al privato nell’investimento delle risorse senza alcun rispetto della dignità del territorio. Furgoni di lavoratori edili provenienti da Caserta e Napoletano riempivano i parcheggi dei due centri in costruzione mentre a Eboli si registrava un tasso di disoccupazione pari al 22% ( +11% rispetto la media nazionale) senza contare coloro i quali oramai il lavoro non lo cercano più.
    Il Popolo della libertà lancia una proposta per rilanciare il commercio e tutelare i pochi posti di lavoro rimasti attivi: dal 14 aprile al 16 giugno chiudere al traffico il centro cittadino dalle 17 alle 21.00, mantenere i negozi aperti e attirare gente da tutta la Provincia.
    Le finalità sarebbero tre: rispetto dell’ambiente, con un abbattimento delle emissioni di polveri sottili; slancio del commercio con una spinta da parte di chi amministra e si preoccupa dei bisogni reali dei commercianti; offrire una nuova immagine della nostra città, aperta a tutti e meno spenta.
    La Confesercenti e la Confcommercio dovrebbero essere convocate già entro la prossima settimana per aprire un ragionamento in tal senso.
    Chi amministra ha il dovere di non rimanere fermo mentre chiudono i battenti decine di negozi e altri ebolitani si sommano alla platea di non occupati.

     

  • Dopo 23 anni escono fuori €553.000 di debiti fuori bilancio, tutto a spese dei contribuenti!

    Cardiello: ” Dopo 23 anni sono emersi € 553.472 di debiti fuori bilancio!”

    Il capogruppo del Popolo della libertà avvia con questa nota stampa una campagna di verità verso gli ebolitani. Circa € 553.472 di debiti fuori bilancio derivanti dagli incarichi legali esterni affidati dal comune nel periodo che va dal 1984 al 2007. Il perchè emergano solo ora viene spiegato dalla volontà di questa giunta di tener le carte nascoste e tirarle fuori solo in sede di “riequilibrio finanziario”, ovvero un dissesto mascherato che terrà Melchionda e compagni esenti da responsabilità amministrative e contabile per i guai finanziari prodotti, aumenterà le tasse dei cittadini ai massimi per dieci anni e garantirà loro la permanenza sulla poltrona per altri due anni.
    Dall’elenco in allegato si nota come in alcuni casi le determine di affidamento non siano congrue alla parcella finale richiesta dall’avvocato, ma quel che balza agli occhi è che in ben 15 casi non c’è stato alcun impegno di spesa.Vale a dire che il Comune ha agito in questo modo: affidamenti legali esterni senza impegno di spesa e parcella finale ( gonfiata o meno) pagata all’avvocato. Eboli è stato il Comune dei balocchi con migliaia di euro destinati a avvocati ( alcuni di discutibile provenienza politica vicina a chi amministrava) , tutto a spese dei contribuenti.
    Questo deve far riflettere i cittadini sui modi di gestire le risorse pubbliche e sullo sperpero di denaro avvenuto in questi 23 anni.
    Il Sindaco risponderà che è stato istituito l’ufficio legale dal 2008 e che si hanno avuti risparmi consistenti, certo, ma dal 2005 al 2007 ha  amministrato pur sempre lui e non si è posto un freno alla fuoriuscita di denaro.
    Chiedo che sia completato l’elenco in maniera celere dagli uffici preposti e che venga fatta chiarezza sugli incarichi affidati senza regolare impegno di spesa, frutto di una gestione grottesca della cosa pubblica!

  • Eboli patrimonio srl: insuccesso targato Melchionda

    Sembrerebbe superfluo scrivere un comunicato stampa sulle ultime vicende riguardanti la società Eboli Patrimonio srl, ma non posso tacere dinnanzi una incredibile vicenda che riguarda le tasche dei cittadini.
    Una società veicolo nata per alienare i beni comunali che ad oggi non ha venduto neanche uno scantinato e registrato solo perdite per circa €340.000. Se poi si aggiungono le varie dimissioni degli amministratori delegati che si sono susseguite negli anni (una all’anno) questa situazione diventa esplosiva.
    In primis Rubini denunciò fortissime pressioni politiche che non permisero uno svolgimento tecnico di questa società ( perchè è inutile nasconderlo: o la politica si estromette da queste operazioni oppure meglio liquidarla); in seguito è stata Pansa a dimettersi e in ultimo(ieri!) una persona per bene quale Vincenzo Consalvo, caduto sotto il fuoco della speculazione politica.
    Ecco il vero problema di questa giunta che definirei “gambero”: fa un passo avanti e sbandiera l’allineamento dei conti comunali contraendo un mutuo da 4,5 milioni di euro dalla banca più sicura d’Italia, il Monte dei Paschi di Siena, poi con i suoi tentacoli politici ne fa due indietro, non vendendo neanche un immobile e registrando perdite economiche e dimissioni.
    Quanto è rimasto in cassa a questa società? Da quel che mi risulta non si hanno neanche i soldi necessari a registrare gli atti notarili di vendita!!
    Ditemi voi se questo non rappresenta un “successo” della giunta più  disastrosa della storia ebolitana!
    La parola domenica e lunedì passa agli ebolitani che con il loro voto, sono sicuro, manderanno un chiaro avviso di sfratto a questi amministratori che stanno portando il paese nel baratro.

     

  • ZTL CENTRO STORICO, UN ALTRO BLUFF?

    Sono anni che si parla dell’introduzione della Zona a traffico limitato nel centro antico di Eboli. Sono anni che vari assessori alla viabilità che si sono susseguiti annunciano che a breve partirà questo dispositivo, definendolo essenziale ai fini della viabilità stradale in una zona “trafficatissima”.
    Se poi si aggiunge uno sperpero di denaro pubblico senza precedenti allora le domande sorgono spontanee: perchè non parte definitivamente la ztl? chi si oppone? perchè sindaco e assessore al ramo tacciono?
    Basta farsi un giro nel centro antico e oltre osservare cumuli di raccolta “differenziata” che insieme a rifiuti ingombranti giacciono nei vicoli, una presenza massiccia di stranieri “fantasma” perchè nessuno sa che risiedono in quella zona e nessuno si accinge a censirli, si fa presto a notare la cartellonistica stradale che indica la presenza di una Ztl mai entrata in funzione.
    Evidenziare poi la presenza delle telecamere ( spente) e dei cavi di fibra ottica fatti passare sotto gli antichi palazzi con l’installazione dei server preposti nella centrale della polizia municipale ( perchè non a san francesco?) fa capire come le cose funzionano nel paese dei balocchi: Eboli.
    Tutto fermo, tutto tace in attesa della tornata elettorale. La Ztl bloccata per l’opposizione di qualche commerciante amico o di qualche ristoratore di partito?
    L’Ass. di turno dovrebbe spiegare quanto è costata alla cittadinanza e quali frutti ha portato fino ad oggi questo progetto. Di sicuro qualcuno ha guadagnato fior di quattrini mentre gli ebolitani si troveranno a pagare tra giugno e luglio l’acconto dell’IMU aumentata ai massimi per coprire i debiti.
    I residenti vorrebbero più presenza delle forze dell’ordine ( mancano i fondi per pagare gli straordinari dei vigili urbani!?) e più controlli e anziché barricarsi nelle case durante le ore serali, poter vivere in maniera normale rispetto al resto della città.
    Melchionda e compagni continuano a essere distaccati dalla realtà che li circonda.

     

  • Eboli: ci vediamo nel 2020!!!

    CARDIELLO: ” LA FINE DI UNA CITTA'”

    Eboli condannata a morire. Dalle carte in arrivo dal comune emergono verità sconcertanti sulla mala gestio finanziaria di questi ultimi 10 anni di governo del territorio. Una montagna di debiti spaventosa che Melchionda e compagni tentano di spalmare.
    Ecco la stangata finale: aumento delle tasse comunali ai massimi livelli per 10 anni…..totale €15.000.000. Non solo: €12.458.653 di debiti fuori bilancio; emergono €18.570.916 per fatture impegnate e non pagate ( poveri fornitori!!) e la Eboli Multiservizi ha un disallineamento pari a € 1.170.000, cioè roba da Procura della Repubblica…… per concludere propongono di ridurre i gettoni di presenza dei consiglieri comunali del 7% e gli stipendi degli assessori del 5% ( ricorderete quante me ne hanno dette per quella mozione sui costi della politica..” pura demagogia ecc….”) la conclusione è una: DIMISSIONI IMMEDIATE!!!
    Tutto graverà sulle spalle dei cittadini onesti e un’intera generazione resterà al palo. Basta leggere di un tasso di disoccupazione pari al 22%, 10 punti in più della media nazionale e una conseguenza incredibile per il settore lavori pubblici: tutte le prossime opere saranno finanziate interamente con i proventi derivanti da oneri di urbanizzazione. Il comune se non incassa non investe!
    Il risultato: per i prossimi 15 anni non vedremo neanche una impalcatura.
    Ecco in sintesi gli aumenti previsti:
    IMU dal 1% al 1,6% sulle altre abitazioni. Sulla prima casa dallo 0,5% allo 0,6% (massimo consentito)
    Irpef: 0,8% ( massimo consentito)
    Servizi cimiteriali , mensa e asili nido: dal 14% al 50% ( + 36%)
    RES ( voce della Tarsu appena introdotta da Monti che riguarda “rifiuti e servizi”) aumento di 0,10 centesimi di euro per ogni metro quadro.
    Accise comunale sulla bolletta elettrica: aumentata al massimo.
    Tradotto: un salasso per i cittadini. Si calcolano esborsi per circa 600€ a famiglia per anno, pari a 6.000€ per nucleo necessari a coprire i fossi di bilancio prodotti da questi signori!
    Siamo alla resa finale, chiedere le dimissioni immediate non è da irresponsabili, anche perchè questo è un vero e proprio dissesto finanziario guidato che comporta gli stessi effetti di quello già previsto ma con il vantaggio di non avere responsabilità contabile e amministrativa per chi amministra. Melchionda e compagni salvano la poltrona ma scuoiano vivi i cittadini.

    Eboli, 30/01/2013

    Dr. Damiano Cardiello
    Consigliere comunale PDL

  • I cittadini pagano le tasse e le strade diventano colabrodo!


    CARDIELLO: “ E’ allarme strade groviera ad Eboli!
    Puntualmente ci risiamo: la pioggia, un fenomeno naturale che in questo periodo invernale cade copiosamente è lo spauracchio per i cittadini ebolitani. Bastano pochi millimetri e complice la mancata manutenzione stradale è facilissimo ritrovarsi in una delle buche stradali disseminate lungo l’asse cittadino. Ce ne sono per tutti i gusti e di varie dimensioni: basti pensare al vero e proprio cratere formatosi alla rotatoria che porta alla stazione ferroviaria cittadina, farsi un giro lungo via gonzaga e la statale 19 per non parlare delle periferie.
    Ma quello che mi lascia perplesso è via San Berardino, oggetto di lavori di pavimentazione stradale proprio tre anni fa sotto la campagna elettorale. I cittadini ricordano quell’intervento e sicuramente rimangono increduli nel notare avvallamenti e fossi di media proporzione lungo il tratto in oggetto.
    Le risorse sono esigue e di questo va dato atto alle ormai casse prosciugate del nostro Comune, ma mi interrogo su quali costi annui impiega l’Ente nel rimettere a posto le buche stradali ma soprattutto quanto costa alla città di Eboli le numerose cause intentate da cittadini malcapitati che riportano seri danni alle autovetture.
    Spero che l’Ass. Norma, delegato ai lavori pubblici ma senza grossi margini di manovra economica, dia presto risposte concrete ai quesiti posti. I cittadini nell’attesa che i lavori inizino sono davvero stufi di zigzagare con le auto.
    Una inerzia dei livelli comunali, vista l’ ennesima determina di aggiudicazione dei lavori stradali di rifacimento stradale per un importo di 22.000€ lungo tutte le vie disastrate e il mancato inizio degli stessi,  non mi vedrà in silenzio.
    La class action contro il Comune sarà presto una realtà incontrastabile visti i danni subiti dai cittadini, aventi ad oggetto la viabilità stradale che ( vedi la nuova TARES che include anche la manutenzione stradale) dovrebbe essere garantita in modo ordinario con il pagamento delle imposte comunali.
    Eboli,  26 /01/2013
                                                                                                                        Dr. Damiano Cardiello
                                                                                                                     Consigliere comunale PDL
  • Area Pezzullo: aspettano il morto!

    CARDIELLO: ” Eboli città dell’amianto!”

    Non basta la storica sentenza di condanna dei vertici della Ethernit nè le centinaia di morti che lungo tutto lo stivale ogni anno affollano i cimiteri per far capire il problema dell’amianto nella nostra città alla giunta Melchionda.
    L’area Pezzullo contiene un quantitativo tale di questo materiale pericoloso da assurgere a vera e propria bomba ecologica che mina la salute non solo dei cittadini residenti della zona ma soprattutto dei dipendenti comunali degli uffici collegati ( anagrafe, polizia municipale ecc…..) che vi operano.
    Vorrei ricordare a Melchionda che il periodo di latenza del mesotellioma pleurico è decisamente lungo ed asintomatico. Tumore, che si collega strettamente a pazienti che vivono o hanno vissuto a diretto contatto o sia pure saltuariamente con l’eternit e più in generale con l’amianto.
    Cosa aspetta nel traslocare, a titolo precauzionale, gli uffici che ricadono in quell’area e dare il via libera alla bonifica?!
    Correva il mese di giugno ( il 30 maggio precisamente è stato il termine di scadenza per la presentazione del progetto esecutivo) e la ditta presentatrice del project financing è venuta direttamente in Commissione Lavori Pubblici a spiegare come hanno predisposto già tutte le misure al fine di procedere alla bonifica. Un intervento pari a €150.000 già previsto nel progetto preliminare che ha avuto anche il via libera dell’Asl ma, colpevolmente, questa amministrazione latita.
    Le domande da porre all’Ass. norma sono due : perchè rimanete omissivi in questa delicata situazione? perchè non informate dipendenti e cittadini dei rischi che corrono stando quotidianamente a contatto con le polveri provenienti dall’amianto dell’Area Pezzullo??
    Spero, ma non sono fiducioso, che alle parole d’allarme seguano provvedimenti concreti.
    Capisco che avete le primarie del 29-30 dicembre e che per voi sono vitali ma badate anche ai problemi reali della città!
    22/12/2012

    DR. Damiano Cardiello
    Consigliere comunale PDL
    EBOLI (SA)

  • Da città a paesino: chiudono anche la stazione della polizia stradale!

    Cardiello: ” No alla chiusura del presidio di polizia stradale ad Eboli!”

    Anche se il governo Monti, con la sua scure di tagli lineari finalmente ha le ore contate, non sfuggirà al Sindaco e all’amministrazione della decisione targata ANAS avente ad oggetto la chiusura della stazione di polizia stradale nella nostra città.
    E’ in atto una rimodulazione territoriale in ottica spending review, voluta fortemente dall’Anas, che prevede entro pochi mesi la definitiva serrata della centrale sopra citata al fine della creazione di una nuova stazione in Campagna.
    Questo presidio di legalità rappresenta un importante punto di riferimento della cittadina e offre garanzia di sicurezza anche stradale tramite la sua immediata vicinanza allo svincolo autostradale
    La sua chiusura rappresenterebbe un ulteriore ed inaccettabile smacco per la città di Eboli.
    Dopo il Tribunale, il Giudice di Pace, la chiusura (stoppata per mancanza di fondi utili a creare l’Ospedale Unico) dell’Ospedale e quella paventata di altre strutture sanitarie private sul territorio, rischiamo di diventare un mero paesino di pianura altro che città!
    Dovrebbe essere decisa la risposta di Melchionda e compagni al riguardo, invitando l’Anas a rivedere la decisione e convocando immediatamente prima delle festività natalizie un tavolo tecnico per vedere se ci sono ancora margini di manovra.
    Capisco che sono indaffarati a far quadrare i conti, intanto la città si sta spegnendo lentamente e questa problematica rappresenta un’ulteriore segnale che va in questa pessima direzione.

     

  • Tagli ai costi della politica: Eboli promossa!

    Cardiello: ” una vittoria della Politica fattiva!”

    Dopo 3 consigli comunali andati a vuoto per mancanza del numero legale ieri sera alla fine di un lungo e proficuo dibattito Sindaco, maggioranza e opposizione hanno approvato all’unanimità la mozione Cardiello sui tagli ai costi della politica.
    Eboli lancia un segnale forte in questo momento di crisi buia per il sistema Italia e lo fa riducendo i costi di rappresentanza e tagliando il numero delle commissioni consiliari che passeranno da 9 a 5 con una decurtazione del numero dei membri da 15 a 8.
    un partecipante per gruppo con delega e voto plurimo garantirà la rappresentanza necessaria politica.
    In questo modo si risparmieranno circa 250€ per ogni commissione convocata di quelle rimanenti mentre le soppresse andranno a garantire un risparmio annuo ( senza calcolare alcuna differenza tra costi annui lordi e netti, visto che queste risorse escono pur sempre dalle casse comunali) di 25000€.
    in particolare ogni mese,vista la media annua registrata di convocazioni delle commissioni, 2000€ andranno a creare un fondo ad hoc per il sostegno delle fasce deboli e per l’utilizzo di tali risorse per fini sociali.
    Si partiva da una riduzione drastica degli emolumenti pari al 50% senza intaccare il numero delle commissioni, ma il risultato ottenuto è comunque buono.
    Alla luce del dibattito mi preme ringraziare tutte le forze politiche di ambo gli schieramenti per lo sforzo e il segnale lanciato.
    Non è una vittoria personale ma una vittoria di tutta la politica ebolitana che torna a essere fattiva ma non posso non essere orgoglioso di non aver mai tentennato nel ritirare questa mozione, oggetto spesso di attacchi anche personali.

     

  • Sull’orlo del precipizio!

    CARDIELLO: “un disastro economico annunciato!”

    Basta porre attenzione ai dati contenuti nella relazione finanziaria del Dirigente del Settore Finanze per rendersi conto del fallimento della politica ebolitana degli ultimi dieci anni.
    Numeri preoccupanti e allarmanti che fanno capire come oramai la ricreazione politica ad Eboli sia alla fine.
    Il dissesto economico, ove non venisse approvata la procedura d’urgenza che in data 4 dicembre il consiglio comunale esaminerà, diventerà una realtà di fatto irrinunciabile.
    I dati parlano chiaro: 55 milioni di euro per debiti fuori bilancio che durante gli anni non sono mai stati liquidati per l’intero e tendono a gonfiarsi mese per mese. 12 milioni di euro per le sentenze passate in giudicato inerenti l’Area Pip, non sono l’unica spada di Damocle a pendere sulla testa di Melchionda  e compagni.
    40 milioni di euro di beni acquistati e non liquidati , in particolare sottolineo i 13 milioni di euro di fatture inevase per quei malcapitati fornitori che prestano servizi e che non vedono mai un centesimo dal Comune di Eboli.
    Un dato poi resta da evidenziare: la “Eboli Patrimonio” non è servita a nulla! Non dimentico le parole dell’Ass. al patrimonio durante i consigli comunali nei quali si è discusso della società.
    “con la Eboli patrimonio venderemo i beni del Comune per far cassa e ripianare il deficit!”. Un’autentica presa in giro per noi consiglieri comunali e i cittadini…
    La società non solo non ha venduto neanche una “finestra” ma ha chiuso in perdita di € 53.000 l’anno 2011 , il che la dice lunga sulla creazione di questo organismo.
    Senza dimenticare la questione della Multiservizi, partecipata destinata al fallimento e che vedrà decine di lavoratori a fine gennaio andare in mezzo alla strada in concomitanta della fine della Cassa integrazione.
    Il tutto mi lascia l’amaro in bocca, il ruolo di opposizione responsabile e pronta a discutere di come salvare la città da questo disastro viene spazzato da questi mostruosi dati.
    Che la maggioranza si assuma la responsabilità, approvi il riequilibrio, se avrà la forza numerica, e si dimetta immediatamente. Il baratro è vicinissimo.
    E la foto proposta la dice lunga: anche le generazioni future nasceranno su una montagna di debiti!