La #Soget batte cassa a Natale:ebolitani costretti ad andare a Pescara per vedere le cartelle.
Non è bastato un bando di gara poco trasparente e limitativo della partecipazione.
Non è bastato il trascorrere di un lasso di tempo quanto mai lungo per la firma del contratto di servizio (avvenuta nel mese di Settembre 2015 a fronte dell’aggiudicazione di gara del mese di ottobre 2014).
Non è bastata la mancata pubblicazione sul sito del Comune e sugli organi di stampa locali delle 19 assunzioni da effettuare in Città.
Non è bastato l’apertura da parte dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione di un fascicolo d’indagine proprio sul bando di 800.000€ aggiudicato.
Non è bastaot, infine, adibire uffici comunali ( vorremmo sapere a quale prezzo di fitto e se le spese verranno sostenute dall’Ente) a “sede volante” di questa società privata.
In questi giorni i cittadini stanno ricevendo lettere di intimazione al pagamento, solleciti e fermi amministrativi da parte della società di riscossione.
Sapevamo che la Soget Spa avesse bisogno di ingenti quantità di danaro per fare bella figura con l’amministrazione comunale, ma vessare con queste modalità gli ebolitani è eccessivo.
Dopo aver letto la lettera qui sotto,accompagnato da liberi cittadini mi sono recato agli uffici preposti.
La domanda è stata secca:può un cittadino, che avesse la sfortuna di ricevere nota simile,recarsi addirittura a Pescara o Taranto per prendere visione degli atti da cui ne scaturisce l’intimazione al pagamento?
Risposta altrettanto chiara: si, deve far richiesta alla sede legale.
Costringere le persone a trasferte chilometriche per garantire e salvaguardare i propri diritti è inaccettabile.
Invitiamo il Sindaco e tutta l’amministrazione, che sostengono di avere a cuore le sorti degli ebolitani, di sospendere il servizio o ordinare immediatamente il trasferimento di tutta la documentazione cartacea presso il Comune di Eboli.
Babbo Natale Soget è già arrivato,ma i regali nascondono brutte sorprese.
#stopriscossione
#facciamosentirelavoce
#ebolitanitartassati
Eboli Patrimonio Srl: chi sbaglia con i soldi pubblici deve pagare di tasca propria. Una battaglia vinta.
Quanto disposto dalla Gruppo delle Fiamme Gialle è un atto consequenziale allo sperpero di risorse pubbliche che è stato effettuato negli anni addietro.
Forza Italia rivendica con orgoglio la battaglia condotta in questi anni di opposizione ferma e senza sconti a questa operazione antieconomica per il nostro Comune.
La Eboli Patrimonio S.r.l, società partecipata al 100% dal Comune di Eboli, ha rappresentato l’emblema del fallimento dell’ amministrazione Melchionda.
Nel 2010 con un contratto di anticipazione bancaria stipulato tra l’Ente e l’istituto bancario del Monte dei Paschi di Siena, è stata concessa una somma pari a € 4.200.000 alla società.
Questa anticipazione è gravata da un’ipoteca pari a € 8.400.000.
Una cifra enorme, a cui vanno aggiunti interessi ordinari e accessori che ogni anno costano per la collettività circa € 116.000.
Un’operazione che il Ministero delle Finanze in una recente verifica amministrativo-contabile ha definito: “ un COSTO per il Comune, costituito dall’iscrizione ipotecaria, che rappresenta un indebitamento per spese di investimento e, quindi, come tale è illegittimo in violazione della golden rule. ” *
Per i tecnici dello Stato “ Il Comune di Eboli avrebbe dovuto, in base a propri doveri di vigilanza, impedire simile operazione, almeno per motivi prudenziali. Al contrario l’ha autorizzata con apposita delibera, permettendo così un indebitamento, per spese diverse da quelle di investimento e a FAVORE DEL SOLO ISTITUTO BANCHIERE”. *
Vale la pena ricordare, infatti, al fine di recuperare soldi necessari a incrementare le prosciugate casse, alla Eboli Patrimonio è stata affidata la proprietà,detenzione e gestione del patrimonio immobiliare comunale (tra cui: caserme Gdf,Carabinieri,Vigili del fuoco,Polizia Stradale; ex scuola elementare Fontanelle;scuola materna Longobardi – (zona 167); scuola elementare Corno D’oro; Ex I.P.S.I.A; terreno ex scuola Borgo; fabbricato La Francesca (centro storico); ex biblioteca ora Centro Sociale ed aree edificabili Hispalis 1-2( rione Pescara); parcheggio Multipiano Ospedale.
Nel corso di questi anni i risultati sono stati: le dimissioni di tre amministratori unici; nessun bene immobile venduto; perdite tra il 2010 e il 2012 pari a € 555.000 di cui non si conosce l’origine che l’ex amministrazione ha ripianerato con soldi pubblici.
Sin dall’atto di costituzione della società, per poi passare alla relazione “Tatò”, i cittadini iniziarono a leggere una serie di comunicati stampa a nostra firma.
Infine ricorderanno i manifesti e volantini distribuiti nel mese di febbraio 2014.
Sono stati gettati alle ortiche soldi pubblici ed è giusto che paghino i cattivi amministratori della cosa pubblica e non i liberi cittadini.
Il Centro Storico un “percorso delle arti”: la nostra proposta alternativa ai disagi e al caos veicolare
Il perchè va ricercato nella mancanza di ascolto con la cittadinanza e con i commercianti.
I residenti malcapitati avranno un problema di non facile risoluzione: trovare il posto auto in luoghi più distanti e con difficoltà per i diversamente abili che devono recarsi presso la propria abitazione.
I commercianti di Via M.Ripa, invece subiranno forti perdite economiche poichè la stessa arteria avrà doppio senso di circolazione e non sarà più possibile parcheggiare.
La nostra proposta al caos e disagi è la seguente: attivare subito al Zona a traffico limitato nel centro storico, visto che è costata oltre 240.000€ e non è mai entrata in funzione, rendendo il nostro cuore antico un “percorso delle arti”, pedonale e che consenta ai residenti di poter vivere il periodo natalizio con serenità.
Inoltre, l’attivazione di questo dispositivo permetterebbe di mantenere il senso unico in via M.Ripa, consentendo ai commercianti della zona di svolgere le proprie attività senza subire perdite economiche causate dalla mancata sosta dei clienti.
Come avrete potuto notare, la nostra proposta si inserisce da un lato, senza alcuna polemica, in un contesto di grande valorizzazione del centro storico, dall’altro di incentivazione alle nostre attività commerciali durante il periodo natalizio.
L’Ass. D’Aniello dovrebbe riflettere e ascoltare tutti gli attori principali prima di far approvare in Giunta un piano traffico che è destinato a creare disagi e caos.
Forza Italia esprime solidarietà per le maestranze dell’ISES. Solo adesso si scopre il buco milionario?
Il Centro riabilitativo ISES è nato nel 2004 ma dopo la sospensione dell’accreditamento da parte dell’ASL vive un momento di profonda crisi finanziaria.
Forza Italia esprime totale solidarietà umana alle famiglie dei dipendenti, al consiglio di amministrazione dimessosi e conferma disponibilità politica massima sulla questione, visto che restano in campo le soluzioni di delocalizzazione della struttura esistente e spiragli dinanzi al Consiglio di Stato.
Piano di zona:l’Ass. Lenza mente sapendo di mentire
Quanto affermato dall’Ass. Lenza conferma in modo inequivocabile le anomalie che abbiamo sollevato.
Quando si mente sapendo di mentire non c’è argomentazione che tenga.
Altro che attacco violento e accuse volgari.
L’Assessore pretende giustificare un atto illegittimo e per farlo non esita nello strumentalizzare sia gli utenti sia il Coordinamento Istituzionale facendo ricadere si di loro una scelta probabilmente indotta.
Tra l’altro è giusto evidenziare che, come sostiene, l’Assessore Lenza il Coordinamento si sarebbe –a suo dire- intromesso in un atto di gestione di competenza dell’ufficio commettendo un ulteriore illegittimità.
In ogni caso, l’Assessore dovrebbe essere a conoscenza della programmazione esistente e di quanto approvato dal Coordinamento Istituzionale pochi mesi prima. Mi riferisco al regolamento per la gestione dei servizi domiciliari attraverso buoni sociali (voucher) che avrebbe permesso all’ufficio di Piano di non interrompere il servizio tra le altre cose già gestito allo stesso modo per l’assistenza domiciliare alle persone disabili.
A ciò si aggiunga il fatto che, qualora non ci fosse stato questo regolamento approvato dal Coordinamento comunque non era giustificabile una proroga di 6 mesi per un importo superiore alla soglia comunitaria.
Per quale motivo si è scelta questa strada?
Cosa c’entra il Coordinamento con atti di gestione?
Perché non si è pensato agli utenti?
Un’ultima considerazione riguarda la programmazione precedente ed ho il dovere di chiarirla per amore della verità, anche perché mi trovavo già allora all’opposizione.
Il Piano di zona di Eboli è stato l’unico piano ad avere attuato il PAC primo riparto ed è stato uno dei primi ad avere approvato il PAC secondo riparto già prima dell’estate consentendo quindi alla nuova amministrazione di avere tutta la tranquillità per poter procedere alla programmazione dei servizi nell’interesse esclusivo degli utenti, ma si è adottata un’altra strada che penalizza il Piano di zona e probabilmente gli utenti.
La legge non ammette ignoranza e la politica non dovrebbe occuparsi di gestire affidamenti ma solo di come garantire il miglior servizio possibile ai cittadini .