• Consegnati i documenti del Piano di Zona:situazione raccapricciante e allarmante

    “Non sono passate di certo inosservate le due richieste di accesso agli atti aventi ad oggetto: casellari giudiziali, carichi pendenti e certificati antimafia delle ditte operanti l’erogazione di servizi al Piano di Zona Sociale, di cui Eboli è capofila.

    Ebbene, nonostante a seguito delle richieste scritto sia scattata un pò di apprensione, le carte sono state tirate fuori. Solo alcune però e questo contribuisce ad addensare altra nubi sulla gara per la specialistica dei disabili nelle scuole d’infanzia.

    Si ricorda che in sede di gara chi partecipa deve autocertificare l’assenza di cause di esclusione e, prima dell’aggiudicazione definitiva e della firma del contratto, gli uffici acquisiscono d’ufficio la documentazione comprovante le dichiarazioni rese.

    Mi chiedo se ci troviamo in una Repubblica Autonoma o in un nuovo Principato, visto che nella nostra Città accade che presso gli uffici non si ritrovano le carte per una gara assai nota per la mancata pubblicazione del bando sull’albo pretorio e per l’indagine in corso da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
    Una procedura ad evidenza pubblica dal valore pari a €450.000 e aggiudicata all’ATI composta da tre cooperative sociali, di cui una composta da una persona vicinissima all’amministrazione comunale.
    Non solo nel bando di gara, come già rilevato, è sparito il riferimento normativo dell’art. 38 Codice degli appalti che prevede serrati controlli anche per i soggetti cessati dalla carica nell’anno precedente la pubblicazione del bando, ma ad oggi quei controlli non hanno avuto seguito.

    A questo punto, buon senso e legalità, avrebbero dovuto spingere il Dirigente del Piano di Zona ad acquisirli d’ufficio, verificarli e poi sottoscrivere il contratto.

    E’ avvenuto l’esatto contrario, con assoluta superficialità e possibili notevoli pregiudizi per l’Ente nel caso emergano profili ostativi.

    In attesa che arrivi il responso, aumenta l’incredulità rispetto a certe azioni che il nuovo Dirigente Russo dovrà, almeno è questo l’augurio, inevitabilmente evitare.Lo invito a verificare minuziosamente il tutto è a rendere pubblici i risultati.”

  • Stop al terrorismo fiscale.

    “Equitalia,ad Eboli, si chiama #SOGET. Con il via libera politico dell’amministrazione comunale, gli addetti della società di riscossione stanno tentando di entrarvi in casa per rilevare i metri quadri dei vostri appartamenti, quando poi i dati sono già in possesso degli uffici comunali ( basta una visura catastale aggiornata).
    A questo si aggiunge le modalità messe in atto, che rappresentano chiari segnali di “terrorismo fiscale”. Un esempio è dato dal malcapitato cittadino che, stante la sua assenza, si è ritrovato in cassetta postale un verbale di misurazione “presunta” che conteggiava oltre 50 mq in più di quanto misura la propria abitazione e addirittura il conteggio di un garage di cui, ovviamente, non dispone.
    Quei dati sono già in possesso degli uffici comunali, grazie al lavoro di qualche anno fa dalla società Custer Srl. oppure potranno essere reperibili tramite una visura catastale.
    Distribuiremo volantini informativi, per le vie cittadini e attività commerciali, per dire: NO alle modalità #vessatorie con cui operano e NO agli accertamenti presunti, che servono solo a gonfiare le bollette.
    Infine, abbiamo richiesto al Resp. Settore Tributi l’elenco del personale assunto e i criteri di selezione adottatti dalla società di Pescara, con la speranza che non si celino assunzioni clientelari. In caso di mancata risposta nel tirar fuori le carte, cosa già avvenuta a discapito dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, non perderemo un giorno in più per denunciarli ex art. 328 c.p. ( omissione d’atti d’ufficio).
    I Cittadini onesti pretendono #rispetto e noi stiamo dalla loro parte, offrendo assistenza legale gratuita.

  • Cimitero: tirate fuori le carte e via libera a indagine approfondita.

    Il gioco delle tre carte è oramai una prassi consolidata in uso al Comune di Eboli.
    Ho fatto una richiesta di accesso agli atti relativa agli elenchi dei defunti anni 2014-2015, consapevole che ne avrei avuto visione e copia immediatamente ai sensi della legge 241/90, proprio per dare qualche giorno in più agli uffici preposti per il rilascio di quanto richiesto.
    Sono trascorsi circa cinque mesi e la risposta non solo sa di presa in giro ma fa emergere anche di una indagine in corso da parte della magistratura sul Cimitero di Eboli (SA).
    Scrivere “ non è stato possibile estrarre dai comp(i)uter l’elenco defunti in quanto il programma non ha restituito alcuna stampa” non ha alcun significato letterale, perchè dopo l’avvenuto dissequestro quegli stessi computer non sono stati formattati e contengono gli stessi file che vi erano in precedenza.
    Inoltre, scrivere che “gli elenchi cartacei sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza“, significa che qualcosa si sta muovendo.
    Farebbero bene gli organi inquirenti, a questo punto,  ad approfondire: 1) costi di spesa annui, come i 72.000€ di manutenzione, 30.500 € di espurgo, 73.200€ per la pulizia e 34.000€ per le lampade votive; 2)se risultano essere state costruite cappelle o edicole funerarie, senza regolare concessione nè autorizzazione; 3) il volume di incassi annui degli ultimi tre anni, in relazione a concessioni, inumazioni e tumulazioni; 4) se i pagamenti avvengono regolarmente sul conto corrente intestato al Comune di Eboli.
    Attenderò non oltre una settimana per il rilascio di tutta la documentazione richiesta, dopodichè presenterò un esposto in relazione all’omissione di atti d’ufficio che si sta perpretando in questo settore ai danni non solo del sottoscritto ma anche di tutta la collettività, visto che stiamo parlando di ingenti somme pubbliche
  • Tariffe parcheggi Palasele: un altro regalo ai privati

    Quanto sta accadendo in tutta Italia, non ultimo a Lodi, dovrebbe far riflettere chi amministra la macchina amministrativa.
    Invece, quello che ha stabilito la parte politica, cioè la Giunta Comunale ma con l’assenza strategica di due Assessori come D’Aniello e Lamonica, desta sconcerto e preoccupazione. All’orizzonte vi è l’ennesimo regalo ai privati e una consistente perdita d’incasso per le casse comunali.
    Va ricordato, innanzitutto, che il Palasele ha notevoli consumi di energia elettrica,di manutenzione e di pulizia.
    Se fino ad oggi la tariffa per gestirlo con tutti i parcheggi connessi era pari a € 6.000,00, adesso con la delibera allegata si registra un ulteriore favoritismo alle ditte private. Con soli 5.000€ puoi prendere in gestione la struttura e le strade vicine per la sosta degli autoveicoli, con una tariffa di 5 €.
    L’esempio lampante è dato dai concerti, dove a fronte di una spesa pari a €5.000,00 ne vengono incassati oltre € 220.000,00 ( una classica serata da tutto esaurito con 5000 spettatori e almeno 2500 autovetture).
    A conti fatti chi ci guadagna è sempre il privato, chi ci perde è il Comune di Eboli.
    In strutture simili, nel resto d’Italia, funziona diversamente: in base al musicista ospitato variano le tariffe e le casse comunali non registrano perdite, anzi.
    Qui a Eboli si è deciso, invece, di fare un regalo alle ditte operanti ma anche aggravare il peso economico sulle associazioni sportive/sociali, con costi sproporzionati per i parcheggi.
    Un ulteriore esempio è dato da una gara di ballo o esposizione gastronomica,  con ospiti esterni e famiglie accompagnatrici dei partecipanti, che non costerà meno di 3,00€ per la sosta, anzichè essere gratuita e incentivarne la partecipazione.
    La proposta che formuliamo è diversa e parte da una semplice richiesta:occorre un’analisi delle spese sostenute per un’intera giornata di consumo elettrico, pulizia e manutenzione della struttura. Dopo aver avuto questo fondamentale dettaglio le direttrici dovranno essere: 1) stop ai favoritismi ai privati e tariffe differenziate in base agli ospiti della manifestazioni musicali; 2)gara ad evidenza pubblica per la gestione dei parcheggi annessi, senza gravare con costi sproporzionati su associazioni con fine sociale.

    Non molto lontano dalla nostra Città questo regalo fatto al privato è costato molto caro, con tutti i risvolti che la stampa nazionale sta facendo emergere.

  • Piano di zona e anomalie del bando disabili:Cantone apre un’indagine.

    E’ un vero e proprio ciclone quello che si sta abbattendo in Città. Dopo undici mesi di gestione, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha aperto un altro fascicolo di indagine con relativo procedimento di vigilanza.
    E siamo a tre!Numero poco invidiabile visto che il filtro adottato da Roma è molto selettivo e nella maggior parte delle segnalazioni viene decretata l’archiviazione per mancanza di requisiti.
    Dopo la querelle legata al bando Soget, il progetto Eboli Mare con l’affidamento per vigilanza e parcheggi alla “solita ditta”,questa volta a finire sotto la lente di ingrandimento di Raffaele Cantone è il Piano di Zona Sociale.
    Al Palazzo Massaioli, dopo le proroghe da centinaia di migliaia di euro alla “solita cooperativa”, continuano ad addensarsi nubi,
    Ricorderete tutti le plurime anomalie riscontrate per la gestione della gara per l’affidamento del servizio di specialistica per gli alunni disabili nelle scuole dell’infanzia di primo e secondo grado, aggiudicato poi all’ATI composta dalle Cooperative sociali CSM-CENTRO SIPSI-ANCHE NOI ( quest’ultima molto vicina al Sindaco).
    Ebbene, il sottoscritto ha inviato apposita segnalazione/esposto agli organi competenti per accertare: 1) perchè non è stata coinvolta la Stazione Unica Appaltante, visto l’importo pari a € 446.000; 2) perchè il bando non è stato mai pubblicato all’albo pretorio del Comune di Eboli, limitando di fatto la partecipazione e impedendo la dovuta trasparenza dell’Ente; 3) perchè sono stati adottati requisiti non aggiornati ai nuovi riferimenti normativi.
    A questo è seguita l’apertura di un fascicolo di indagine sia per l’area trasparenza che per l’area vigilanza.
    Nella nota allegata, come leggerete, si parla apertamente del rispetto degli obblighi di pubblicazione da parte dell’amministrazione di Eboli.
    Al Presidente Cantone, continuando con questo passo nei settori patrimonio ( parcheggi-vigilanza), piano di zona( bandi anomli e proroghe illegittime con utilizzo di fondi pubblici), ambiente ( proroghe senza motivazione nè bandi), finiranno per consegnargli le chiavi della Città.
  • Eboli: Città delle proroghe.

    Non basta la spavalderia mostrata dagli uffici comunali per i parcheggi ( settore patrimonio) e il piano di zona ( settore politiche sociali). Oggi constatiamo l’ennesima proroga da centinaia di migliaia di euro. Questa volta ad esserne oggetto è la gestione del sito di compostaggio, entrato in funzion esattamente un anno fa. Ebbene, dopo le proteste dei cittadini nella scorsa estate a causa dei lezzi insopportabili, nessun provvedimento è stato posto in essere ma, e questo fonda la proroga, adesso la società Ladurner provvederà a chiudere il deposito con pareti mobili. Il tutto avverrà con una proroga di dieci mesi nella gestione, cosa inimagginabile visto che la gara ad evidenza pubblica doveva essere già stata indetta da tempo vista la scadenza del 7 aprile 2016. Una proroga che consentirà alla società di incassare 328.000€ di soldi pubblici, frutto del deposito di rifiuti derivanti da frazione organica pari a 350 tonnellate al mese ( Eboli ne produce 4.200 annue).
    Alcune domande che abbiamo posto: 1)perché, sin dal mese di luglio 2015, non sono stati predisposti i lavori per ovviare ai cattivi odori;2) perché non è stata predisposta regolare procedura ad evidenza pubblica per la gestione del sito di compostaggio del Comune di Eboli (SA); 3) perché, invece, si è proceduto con una proroga che attribuisce alla ATI Ladurner una cifra sopra soglia prevista dal Codice degli Appalti e dalle convenzioni prima con la Stazione Unica Appaltante e poi con la Centrale Unica di Committenza; 4) perché l’importo generato dal risparmio della tariffa di conferimento, pari a € 93,80 per i prossimi dieci mesi, non è stato utilizzato per l’abbassamento delle tariffe TARI; 5) perché in consiglio comunale del 2 aprile non è stata messa in evidenza questa possibilità; 6) quando verrà versato dalla Ladurner al Comune di Eboli (SA) e con quale modalità di pagamento, l’importo pari a € 17.500 quale risparmio per il conferimento.
    Cosa altro occorre fare affinchè la magistratura ponga una grande lente di ingrandimento ed intervenga sul perchè ad Eboli si procede con proroghe anzichè gare ad evidenza pubblica?
    Il Sindaco venga a chiarire in consiglio comunale

  • Da SUA a CUC:diminuiscono legalità e controlli sugli appalti.

    Ho chiesto di acquisire prima i pareri legali del Settore Avvocatura ( per verificare se sussistono conseguenze economiche per il Comune e mantenere alta la vigilanza e i controlli per la gestione e aggiudicazione degli appalti) e poi portare il provvedimento in aula ma la maggioranza è andata oltre.
    Dare carta bianca per la gestione degli appalti milionari del nostro Ente ad un Comune di 10.000 anime come Bellizzi è un’assurdità e l’assenza di ben 3 assessori su 8 (Saja-Lenza-D’Aniello) per deliberare il provvedimento è un segnale evidente di disagio politico.
    Se a questo aggiungete anche che verranno inglobate le procedure per gli affidamenti alle Cooperative Sociali e associazioni di volontariato ( l’esempio del Piano di Zona è lampante), oltre la gestione degli impianti sportivi ( Centro Spartacus e Palasele ad esempio) allora significa che è stato toccato veramente il fondo.
    Questa scelta desta preoccupazione perchè revoca un provvedimento di legalità adottato dal Commissario Prefettizio. Informerò il Provveditore alle OO. PP. Dr. Misarda Francesco e il Prefetto Malfi della situazione.

    Tale scelta comporterebbe inevitabili contenziosi tra Enti coinvolti, con dubbi anche riguardo i controlli sulla gestione degli appalti e sul rispetto della legalità.
    Infine un dettaglio sui costi: per la realizzazione di quattro distinte gare del valore pari a 50.000 ognuna, il Comune di Eboli spenderà circa 35.600 euro da liquidare alla CUC.
    I costi sono lieviati e passati dall’1% della SUA al 10% più ulteriori spese per la CUC.
    Un esborso di cui dovrà caricarsi inevitabilmente i cittadini ebolitani.
    Quanto accaduto ieri nel Comune di Maddaloni (CE), ha fatto emergere chiaramente che con le proroghe da centinaia di migliaia di euro, se non milioni si scherza con il fuoco.
    Al fine di comprendere di cosa stiamo parlando vi riporto in sintesi le tappe:

    -in data 25 novembre 2014 il Commissario Prefettizio, Dr.ssa Vincenza Filippi, nominata con Decreto del Prefetto di Salerno n. 64692 del 30/09/2014 per la provvisoria Amministrazione dell’ Ente, avvalendosi delle attribuzioni di competenza del Consiglio, ai sensi ed in conformità dell’art. 42 del D.lgs. 267/2000, ha adottato la delibera n. 8/C avente ad oggetto “Stazione Unica Appaltante. Approvazione schema di convenzione con la Prefettura di Salerno e il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Campania e il Molise”;

    nella delibera adottata, sono stati regolarmente apposti, favorevolmente, i pareri istruttori ex art.49 T.U.E.L. n. 267/00: quello tecnico da parte del Responsabile Settore Tecnico; quello contabile del Responsabile Settore Finanze e quello di conformità alle leggi, allo statuto e al regolamento da parte del Segretario Generale;
    lo schema di Convenzione è stato sottoscritto in data 14.01.2015 con la Prefettura di Salerno e il Provveditorato alle OO.PP. per la Campania.
    Ha una durata di anni tre e all’articolo 3 prevede il seguente ambito di operatività: lavori pubblici di importo pari o superiore ad € 200.000,00 ed a forniture e servizi di importo pari o superiore ad € 130.000,00 al netto d’IVA. Inoltre è prevista, previa diretta intesa tra la Stazione Unica Appaltante e l’Ente associato, la possibilità di ampliare l’ambito di attività per lavori, servizi e forniture ;
    – con delibera di giunta comunale n. 37 del 09/02/2016, modificata con la n. 50 del 26/02/2016 ( con l’assenza di ben , la Giunta Comunale ha approvato uno schema di convenzione per la creazione di una Centrale Unica di Committenza tra Enti della Provincia di Salerno;
    – il Comune  di Eboli ha in essere la convenzione con la Stazione Unica Appaltante e non vi è alcuna motivazione giuridica per la successiva revoca della convenzione adottata dal Commissario Prefettizio.

  • Bomba alla zona industriale e furto uffici Multiservizi: siamo all’emergenza sicurezza

    E’ avvenuto tutto in una notte e la cosa che desta forte preoccupazione è che la nostra Città è in ostaggio di delinquenti senza scrupoli.
    Prima la potente deflagrazione ai danni del giovane imprenditore ebolitano Giovanni De Lucia, a cui va la mia solidarietà personale e a nome del gruppo consiliare. Vittima di un gesto intimidatorio doloso e che poteva uccidere, non può e non deve fermarsi dinanzi a questa azione.
    Il furto,invece, compiuto da ladri che sapevano bene cosa rubare negli uffici della ex Multiservizi,delinea una evidente strategia di inquinamento probatorio messo in atto per ostacolare le indagini in corso da parte della magistratura.
    Ricordo che questo è il secondo episodio simile, visto che già mesi fa ignoti avevano rubato esclusivamente il computer dell’ex Presidente Antonini.
    L’ennesima dimostrazione che sulla vicenda ‪#‎Multifatture‬ non vogliono far conoscere la verità.
    Mi rivolgo al Magistrato assegnatario, alla Guardia di Finanza e ai Caribinieri delegati ad indagare: fate presto, perchè la giustizia non può essere umiliata da questi episodi.
    Il Sindaco convochi immediatamente il tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza, la popolazione vive un momento di grande preoccupazione.

  • Piano di Zona: continua l’#illegalità.

    Non basta l’esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione nè una miriade di interrogazioni comunali sul tema.
    Quanto sta accadendo al Piano di Zona lascia inorriditi e senza speranza.
    Si continuano ad effettuare proroghe oltre la soglia minima consentita e addirittura si estromette da procedure ad evidenza pubblica la Stazione Unica Appaltante.
    Andiamo con ordine: già in data 07/07/2015 era stata effettuata la prima proroga per la gestione del servizio di assistenza domiciliare per gli anziani, del valore di € 57.000 per la durata di un mese.
    In data 07/08/2015 si è avuta la seconda proroga del servizio per un ammontare pari a € 356.000 e fino al 31 dicembre 2015.
    Dopo due mesi di silenzio ieri è stata adottata la terza proroga per un valore pari a € 156.000 fino all’espletamento del bando di gara.
    In totale, con tre proroghe e senza uno straccio di gara pubblica sono stati concessi alla stessa cooperativa sociale € 556.000.
    Ma le illegalità non finiscono qui, anzi,il bando di gara appena pubblicato, del valore di 1.450.000€ e per l’affidamento dello stesso servizio per ulteriori diciotto mesi, si farà “eccezionalmente” sotto la gestione comunale e non affidando il compito alla Stazione Unica Appaltante, come da convenzione sottoscritta dal Commissario Prefettizio nel mese di novembre 2014 e vigente sino al 2017 (che prevede di affidare le gare superiori a € 130.000 a questa struttura specialistica). Niente di tutto ciò e senza conformarsi con la delibera n.32 del 20 gennaio 2016 ANAC.
    Se a questo sommate le assunzioni clientelari effettuate dalle Cooperative assegnatarie; il bando della specialistica degli alunni disabili nelle scuole dell’infanzia aggiudicato con plurime anomalie e a persone vicinissime alla Giunta comunale e, infine, la doppia determina di selezione del Responsabile del piano di zona ( con requisiti di scelta modificati dopo il nostro comunicato stampa) per un valore di oltre 90.000 annui, capirete come oramai si tratti di assoluta spregiudicatezza nell’azione amministrativa e politica che evidentemente sta sconfinando in altro.
    Il Sindaco cosa pensa al riguardo? Le altre opposizioni, o pseudo tali, avranno un sussulto di dignità?”

  • Patrimonio e #legalità, un binomio possibile: non a Eboli

    L’opera di moralizzazione e di legalità avviata dal Commissario Prefettizio Dr.ssa Filippi, avente ad oggetto il ritorno in possesso di tutti gli immobili comunali destinati ad associazioni parassite, di fatto si è arenata.

    I cittadini ricorderanno le tante promesse in campagna elettorale di rendere il nostro patrimonio il fiore all’occhiello dell’azione amministrativa.

    Ebbene, a distanza di sette mesi, non solo il Vice Sindaco ha più volte ribadito a verbale in commissione bilancio/patrimonio che avrebbe avviato tutti i bandi di gara entro fine anno e sfrattato i “parassiti” ma ad oggi registriamo un silenzio tombale sulla vicenda.

    Non vorremmo che il clientelismo riprenda con forza la sua azione.

    Entrando nello specifico rileviamo che: 1) non sono state eseguite tutte le ordinanze di sfratto, anzi cosa alquanto grave per alcune associazioni tutto è rimasto come prima (lo stabile di via mangrella in loc. borgo è un esempio lampante); 2) è emerso che in alcuni casi sono stati cambiate le serrature dei locali e gli addetti dell’ufficio patrimonio ( sotto organico e oberati di lavoro) sono stati costretti a chiamare ditte esterne per la sostituzione delle stesse;3) nei giorni scorsi le chiavi dello stabile “La Casina Rossa” sono entrate in possesso di un privato cittadino, che ha manifestato la sua “gioia” attraverso i social network annunciando addirittura lavori al suo interno. Vorremmo sapere chi ha autorizzato una cosa simile e così grave! 4) Non può passare inosservata la totale indifferenza per quanto concerne il centro sportivo Spartacus. Come più volte denunciato dal collega Antonio Petrone, in quella struttura sussistono opere realizzate abusivamente che non sono state abbattute. Anzi, con questa situazione permanente di illegalità, si è ritenuto addirittura di inserirlo nel progetto di riqualificazione urbana a fronte della concessione dello stesso per anni ( la dicitura è in bianco) e con la realizzazione su suolo privato ceduto all’Ente a condizione che siano costruiti uffici di cui il Comune verserà il fitto.
    Altro che pugno duro nei confronti di quelle associazioni o pseudo tali che usufruiscono dei beni del comune ( come locali nel centro storico o in periferia) e che non versano quel contributo minimo di fitto  o addirittura non eseguono la voltura delle utenze elettriche/idriche.
    Eppure esistono tante associazioni serie, premiamole!
    Si badi bene che non è in gioco la promozione del libero associazionismo ma il rispetto delle regole minime e della legge.
    Si tratta di prendere una decisione caro Sindaco: rimanere inerti o dare un segnale di legalità.

    Ci riserviamo di preparare un dossier da inviare alle autorità competenti.